Chiesa

Santa Sede. Ecco i viaggi di papa Francesco per il 2017

Giacomo Gambassi martedì 18 ottobre 2016
L’ultimo viaggio annunciato è quello a  Genova. Papa Francesco sarà nel capoluogo ligure sabato 27 maggio e il cardinale arcivescovo Angelo Bagnasco, presidente della Cei, lo definisce «un grande dono» comunicando l’arrivo di Bergoglio. La città della Lanterna è una delle tappe già prevista nell’agenda dei viaggi pontifici per il 2017. Le due visite già ufficializzate e di cui sono note le date sono in Italia: c’è, appunto, Genova; e Milano  il 25 marzo. Ma altri viaggi, fuori della Penisola, sono dati per certi – seppur da definire – perché annunciati dallo stesso Francesco o resi noti da chi li riceverà: si tratta di Fatima e di India e Bangladesh. Ancora da confermare le tappe in Colombia e in Africa, mentre non si svolgerà il prossimo anno il viaggio in Argentina, terra del Papa.Parla di «un segno di affetto e stima per la Chiesa ambrosiana, la metropoli milanese e la Lombardia tutta» l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, che sabato scorso ha presentato l’arrivo del Pontefice. A giorni il Consiglio episcopale milanese inizierà il lavoro organizzativo. Fra i possibili luoghi inseriti nel programma «un quartiere di periferia particolarmente provato e un carcere. Non sappiamo ancora quale: la sede è da concordare con il Santo Padre e le autorità civili».Invece è stato Francesco in persona a dire che sarà a Fatima nei prossimi mesi. Lo ha fatto durante la conferenza stampa nel volo di ritorno da Baku, al termine del viaggio che a fine settembre lo ha portato in Georgia e Azerbaigian. «Di sicuro, ad oggi, andrò in Portogallo, e andrò soltanto a Fatima», ha rivelato. E l’occasione è data dalle celebrazioni per i cento anni delle apparizioni della Vergine ai tre pastorelli Francesco, Giacinta e Lucia che si terranno nel 2017. Francesco ha ricevuto diversi inviti a visitare il Portogallo da parte del governo, della locale Conferenza episcopale e della diocesi di Leiria-Fatima. Non trova conferma come data della visita il 13 maggio, festa della Madonna di Fatima e anniversario della prima apparizione. Bergoglio sarebbe il quarto Pontefice a recarsi nel Santuario mariano dopo Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Sempre Francesco ha fatto sapere che sta preparando un viaggio in India e Bangladesh. Nelle scorse settimane – in un videomessaggio – aveva anticipato che nemmeno l’anno prossimo si sarebbe recato nel suo Paese natale, avendo intenzione di privilegiare l’Asia e l’Africa. E nel dialogo con i giornalisti sull’aereo che lo riportava da Baku a Roma ha specificato quali potrebbero essere le tappe. «Andrò quasi di sicuro in India e Bangladesh. In Africa non è sicuro, dipende da situazione politica e guerre». Francesco già alcuni mesi fa era stato invitato ufficialmente a recarsi nel Paese asiatico dal presidente indiano Narendra Modi. È molto probabile che Francesco si rechi sulla tomba di Madre Teresa di Calcutta che ha voluto proclamare santa a settembre nel cuore del Giubileo.Un po’ a sorpresa – invece – la notizia secondo cui il viaggio del Papa potrebbe toccare anche il Bangladesh. È una nazione scossa da tempo da gravi tensioni politiche e dove i gruppi jihadisti locali hanno seminato violenza prendendo ripetutamente di mira anche la comunità cristiana. La presenza di Francesco a Dacca sarebbe un segno di pace per tutta l’Asia, oltre che un gesto di vicinanza ai cristiani in una delle frontiere più calde oggi nel mondo. Quanto all’Africa, nei mesi scorsi il nunzio apostolico locale aveva parlato di un possibile viaggio di Bergoglio a Capo Verde durante il 2017. Ma stando a quanto precisato da Francesco tutto dipende dai contesti politici. Lo stesso vale per la Colombia. Francesco «sarà in Colombia per la firma degli accordi di pace tra il governo e i ribelli delle Farc» nel 2017, spiegava Radio Vaticana riportando ciò che aveva detto il Papa a un cronista nel volo verso Cuba lo scorso febbraio. E di ritorno dall’Azerbaigian Francesco aveva ribadito la volontà di essere nel Paese ma solo una volta che il processo di pace si fosse stabilizzato.Intanto è tutto pronto in Svezia per accogliere il Pontefice il 31 ottobre e il 1° novembre che giungerà per la commemorazione comune luterano-cattolica della Riforma di Lutero a 500 anni dall’affissione delle 95 Tesi a Wittenberg in Germania.