Chiesa

Via libera. Don Benzi, passo avanti per la beatificazione

Paolo Guiducci giovedì 13 febbraio 2014
​La Congregazione delle cause dei santi ha dato il via libera: la causa di beatificazione di don Oreste Benzi può partire. La firma sul documento ufficiale - arrivato a due mesi dalla richiesta della diocesi di Rimini - è del prefetto del dicastero vaticano, il cardinale Angelo Amato. Il primo passo del processo per la beatificazione dell’«infaticabile apostolo della carità» (come l’aveva definito Benedetto XVI) sarà l’avvio della causa a livello diocesano a Rimini. Il vescovo Francesco Lambiasi ha ricevuto un ricco dossier riguardante don Benzi: 26 libri, 146 volumi del bimestrale Pane Quotidiano nel quale don Oreste commentava le letture della Messa, migliaia di articoli, decine di video e audio e gli interventi del «prete dalla tonaca lisa» in televisione. La postulatrice della causa, la teologa Elisabetta Casadei, ha inoltre allegato alla documentazione un centinaio di lettere che sollecitavano la causa per il sacerdote morto il 2 novembre 2007. Nell’elenco figurano nove cardinali (tra cui Tonini, Bagnasco, Ruini, Scola e Comastri), oltre 50 tra vescovi e arcivescovi, vari movimenti ecclesiali. Almeno cento le persone inizialmente da ascoltare tra quelle più vicine al sacerdote. Tra queste il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali (per anni suo segretario) e il presidente della comunità Papa Giovanni XXIII (fondata dallo stesso don Benzi), Paolo Ramonda. Successivamente toccherà alle persone che dicono di essere guarite da gravi malattie grazie all’intercessione di don Oreste invocato in preghiera. Fondatore delle Case Famiglia, il sacerdote si è occupato per tutta la vita di persone disabili, barboni, tossicodipendenti, prostitute (strappandone a decine dal marciapiede), emarginati, sorretto da intuizioni geniali nei confronti dei giovani, ai quali proponeva un «Gesù simpatico», e nella certezza che «per stare in piedi, bisogna saper stare in ginocchio» con la preghiera. Lambiasi, dopo la comunicazione alla Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna, avvierà l’inizio del processo.