Chiesa

Le reazioni. Diaconato femminile, il Papa «sorpreso»

GIANNI CARDINALE sabato 14 maggio 2016
ROMA «Il Papa mi ha telefonato sorpreso circa le... diaconesse! Pensa a una Commissione. Non affrettiamo le conclusioni!». Questa affermazione, riferita via tweet dal sostituto della Segreteria di Stato, l’arcivescovo Angelo Giovanni Becciu, ricolloca nelle dimensioni appropriate l’amplificatissima – a volte anche in modo distorto – risposta data giovedì da papa Francesco sul diaconato femminile. Sull’argomento è intervenuto ieri anche il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che ha invitato gli operatori dell’informazione ad «essere onesti», perché il Pontefice parlando all’Assemblea internazionale delle Superiori generali (Uisg) «non ha detto che abbia intenzione di introdurre un’ordinazione diaconale delle donne, e meno che meno ha parlato di ordinazione sacerdotale delle donne». «Anzi, – ha aggiunto – parlando della predicazione nel corso della celebrazione eucaristica ha fatto capire che a questo non pensa affatto». Ed è «sbagliato ridurre tutte le molte cose importanti che il Papa ha detto alle religiose a questa sola questione». Padre Lombardi ha sottolineato che si è trattato di «una bellissima conversazione, molto «incoraggiante sulle donne e in particolare sulle donne consacrate nella vita della Chiesa, anche sui loro compiti in posizioni importanti nei dicasteri quando non sia implicata la ordinazione». Osservando il «molto rumore » succeduto al fatto che il Papa, rispondendo a una domanda, abbia parlato di una Commissione per studiare la questione del diaconato delle donne, il 'portavoce' vaticano ha ribadito che «è una questione di cui si è molto parlato anche in passato e che nasce dal fatto che nella chiesa antica vi erano donne chiamate “diaconesse”, che svolgevano certi servizi nella comunità ». Lombardi ha inoltre ricordato come in passato si siano «fatti anche diversi studi storici» sul tema, e che esiste «un documento importante del 2002 della Commissione teologica internazionale che ne ha parlato». Il Papa quindi si è limitato a dire che «pensa di costituire una Commissione che riprenda queste questioni per vederle con maggiore chiarezza». L’intenzione manifestata dal Pontefice è stata accolta positivamente dalla presidente dell’Uisg, suor Carmen Sammut, che al Sir ha confidato di sperare che «un giorno ci sia una vera decisione » sul diaconato femminile. Intanto ieri la Sala Stampa vaticana ha pubblicato la versione integrale e ufficiale del lungo colloquio tra papa Francesco e le religiose dell’Uisg. In pagina pubblichiamo integralmente la parte la questione delle 'diaconesse'. Ma nel corso del vivace botta e risposta il Pontefice ha affrontato anche altri temi come quello di un migliore inserimento delle donne nella vita della Chiesa, in particolare nei processi decisionali, o quello riguardante la predicazione nelle celebrazioni eucaristiche. «È vero – ha constatato il vescovo di Roma – che le donne sono escluse dai processi decisionali nella Chiesa: escluse no, ma è molto debole l’inserimento delle donne lì, nei processi decisionali. Dobbiamo andare avanti». Si deve andare avanti – ha spiegato – «perché per tanti aspetti dei processi decisionali non è necessaria l’ordinazione ». Per il Pontefice inoltre «è molto importante l’elaborazione delle decisioni: non soltanto l’esecuzione, ma anche l’elaborazione, e cioè che le donne, sia consacrate sia laiche, entrino nella riflessione del processo e nella discussione ». Perché «la donna guarda la vita con occhi propri e noi uomini non possiamo guardarla così». E «il modo di vedere un problema, di vedere qualsiasi cosa, in una donna è diverso rispetto a quello che è per l’uomo. Devono essere complementari». Riguardo alla predicazione poi, il Pontefice ha affermato come non ci sia «alcun problema che una donna - una religiosa o una laica faccia la predica in una Liturgia della Parola». «Ma – ha quindi specificato – nella celebrazione eucaristica c’è un problema liturgico-dogmatico, perché la celebrazione è una - la Liturgia della Parola e la Liturgia eucaristica, è un’unità - e Colui che la presiede è Gesù Cristo ». E «il sacerdote o il vescovo che presiede lo fa nella persona di Gesù Cristo ». In tale caso quindi, «non essendoci l’ordinazione delle donne», queste «non possono presiedere». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Papa giovedì ha incontrato l’Unione internazionale delle superiore generali. Tra i temi affrontati, le donne nella Chiesa (L’Osservatore Romano)