Chiesa

CEI. Crociata: è urgente una nuova etica pubblica

sabato 28 aprile 2012
"Lo scandalo avvertito dai più di fronte alle frodi perpetrate da esponenti delle classi dirigenti rivela la crescente percezione dell'urgenza di un'etica pubblica da tutti condivisa e rispettata".È quanto ha affermato questa mattina il Segretario generale della Cei intervenendo a Sorrento presso l'Hilton Palace Hotel, al Convegno organizzato dal Gran Priorato di Napoli e Sicilia del Sovrano Militare Ordine di Malta sul tema: "Cattolici e società: etica pubblica ed etica privata".Monsignor Crociata ha sottolineato il rischio di vivere in modo separato l'etica pubblica e quella privata, ha messo in luce i limiti di un certo liberalismo individualista, quindi ha analizzato le mutazioni - su questo fronte - in atto nel nostro Paese e a livello globale."Accanto alla rilevata separazione tra sfera privata e pubblica e tra i rispettivi parametri etici - ha spiegato il Segretario generale della Cei - si assiste oggi a un fenomeno opposto, quello di una crescente porosità tra queste due sfere. Sempre più il privato diventa pubblico, come risulta evidente nel caso delle intercettazioni telefoniche e della loro diffusione, negli scandali legati alla sfera affettiva e intima, nella comunicazione dei propri sentimenti su mezzi di comunicazione di massa, nella condivisione di video che riportano la propria vita privata".Al tempo stesso - ha aggiunto - il pubblico entra nel privato, con sondaggi che interpellano i singoli suquestioni di rilevanza pubblica, e attraverso la rilevazione e la diffusione delle opinioni su radio, televisione e social network". "Questa mescolanza di privato e pubblico - ha quindi rilevato Crociata - può portare nella direzione di un'accresciuta presa di coscienza del peso non meramente individuale delle proprie scelte".Quindi ha messo in luce il ruolo dei media: "Proprio i media moderni, capaci di trasformare le abitudini delle persone e le persone stesse, spalancano le porte a un'epoca nuova per l'umanità e a una ridefinizione di privato e pubblico. Di questa novità che ci sta davanti, di cui comprendiamo solo in parte la portata, è doveroso percepire le opportunità positive, oltre a denunciarne gli squilibri".