Chiesa

TRIESTE. Bagnasco: la carità è piena quando è espressione di fede

lunedì 4 novembre 2013
"La carità è piena quando è espressione della fede, quando non è mera filantropia, ma si rende segno dell'amore ricevuto da Dio". Lo ha affermato il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Angelo Bagnasco, intervenendo a Trieste alla giornata iniziale dell'incontro dei vescovi europei responsabili per gli interventi caritativi, organizzato dalle Conferenza episcopali europee (Ccee)."Bisogna guardarsi - ha proseguito Bagnasco - dalla tentazione di svolgere l'opera caritativa senza avvertire che essa ha una forte portata evangelizzante, o senza avere l'anelito di portare Cristo a coloro che vengono soccorsi; non al fine di ingrandire le file della Chiesa con un intento proselitistico - ha precisato - ma per introdurre quante più persone nel regno portato da Cristo".Per il presidente della Cei, "il ripiegamento nell'individualismo dissocia la fede dalla carità, presumendo che essa possa prescindere dalla comunione fraterna e riducendo inesorabilmente la carità a pratica o sentimento. L'opzione per Cristo associata al rifiuto per la Chiesa, tocca tante persone che, a causa delle esperienze negative che hanno vissuto, o più spesso per il desiderio di una maggiore autonomia, non si sentono parte della comunità dei credenti. Si dimentica così che Cristo è strettamente associato alla sua Sposa e non è possibile incontrarlo prescindendo da essa". Per questo, ha concluso, "chi non porta frutto nella carità mostra di non avere realmente accolto nella fede il Cristo, che trasforma l'uomo e lo rende nuova creatura".