Chiesa

TESTIMONIANZE. Ecco «l'altro volto» della Giornata

dal nostro inviato Matteo Liut mercoledì 24 luglio 2013
La gioventù del mondo intero riunita a Rio de Janeiro: il vagone della metropolitana rimbomba al suono dei canti dei gruppi brasiliani che non perdono occasione per fare festa ai loro coetanei. «Da dove venite?» è la domanda di rito. «Dalla Svezia», risponde uno sparuto gruppetto di ragazzi al centro del vagone. All’altra estremità fa loro eco un altro gruppo di brasiliani, e il canto ricomincia, questa volta da entrambi i lati. In mezzo gli usuali utenti della metropolitana di Rio si lasciano coinvolgere dalla festa.Il gruppo svedese intanto ha raggiunto la sua meta: la stazione di San Cristoforo, corrispondente all’omonimo quartiere cittadino. Qui si concentra una vera fiumana di pellegrini, tutti diretti al «Quinta da Boa Vista», un grande parco cittadino dove è stata allestita la Fiera delle vocazioni. Inizia così, con una pacifica invasione del centro cittadino, il primo giorno ufficiale della Gmg carioca. Ad aprire le danze - in questo caso l’espressione può essere usata in senso letterale - è il grande Festival della gioventù, «l’altro volto della Gmg». Accanto al programma legato ai grandi eventi, infatti, ogni giorno la Gmg offre almeno 200 piccoli e grandi appuntamenti in diversi luoghi della città, sconfinando a Niteroi, centro urbano sull’altra sponda della baia.Ieri mattina tra le mete preferite dai pellegrini c’è stata proprio la Fiera delle vocazioni, dove i giovani possono conoscere decine e decine di realtà religiose, congregazioni, movimenti, associazioni di ogni genere. Ma nel grande parco «Quinta da Boa Vista» ci sono anche altri spazi come quello dedicato alle confessioni o all’adorazione perpetua, perché per essere missionari è necessario radicare il proprio cuore nel Vangelo. Ma bisogna anche sapere curare il corpo, anch’esso un dono di Dio da custodire e valorizzare. E allora ecco che poco più in là rispetto ai bianchi confessionali con il logo della Gmg si trovano le aree dedicate al «Progetto evangelizzazione 180 gradi», con lo spazio per le attività fisiche e per gli sport estremi. Non sia mai che manchi la musica e il ballo poi, vere espressioni di gioia e di vita per le nuove generazioni, soprattutto in questa parte del globo: non si contano i palchi allestiti in decine di punti del cento carioca per i gruppi e le band. Anche dentro il grande mercato tradizionale di San Cristoforo, addobbato con gli aquiloni a tema religioso, segno che la fede può abitare e innervare le più diverse espressioni della creatività umana.Ma mostre ed esposizioni affollano anche i mezzanini delle stazioni della metropolitana e dei treni: alla fermata della metro «Central» ad esempio, attraverso un percorso fatto di immagini, si può seguire il «viaggio della fede in Oceania» o la gioia di essere cristiani. Alla metro «Carioca» altri eventi legati ai cinque sensi, alla promozione della dignità umana, al potere dei giovani di cambiare il mondo.Proprio in questa stazione incontriamo il gruppo dei sedici ragazzi della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea diretti alla Cattedrale. La sede del vescovo carioca è un’altra delle mete preferite dei pellegrini ed è il nodo centrale dei percorsi dedicati alle chiese di Rio: là dove la gente vive la celebrazione della propria fede i giovani di tutto il mondo hanno la possibilità di entrare nel parte più profonda del cuore carioca. E poi fuori ancora, all’aperto, nonostante la leggera pioggia che bagna i pellegrini soprattutto nelle zone affacciate sull’Oceano. Tra le novità più interessanti offerte ai giovani da questa Gmg, infatti, sono i percorsi nella natura, perché la voglia di annunciare l’amore di Dio non può che nascere dalla meraviglia davanti alle sue opere.