Attualità

Puglia. Xylella, tempi stretti per i coltivatori

sabato 9 aprile 2016
Dovranno essere realizzati entro aprile gli interventi di contrasto agli stadi giovanili della sputacchina, l'insetto vettore della xylella fastidiosa,il batterio che provoca tra l'altro il disseccamento degli ulivi, nelle province di Lecce e Brindisi. Lo prevede il Piano approvato ieri dalla giunta regionale pugliese, al termine di un lungo lavoro della task force scientifica di concerto con i tecnici del dipartimento agricoltura. Il Piano il 22 e 23 aprile passerà al vaglio del Comitato fitosanitario dell'Unione Europea, che dovrà valutarne la bontà in relazione alla situazione in atto in Salento. Sono appena venti, dunque, i giorni a disposizione degli agricoltori per mettersi in regola con le misure imposte. Per questo motivo Coldiretti ha programmato l'avvio delle attività per giovedì, con manifestazioni che si svolgeranno in contemporanea in tre aziende agricole in provincia di Lecce, Brindisi e Taranto. Nello specifico i terreni si trovano in contrada San Basilio a Vernole (Le), contrada Marangiosa a Latiano (Br), contrada Pappaferi a Manduria (Ta). Già nelle scorse settimane, Coldiretti ha organizzato una serie di incontri tra gli agricoltori e alcuni ricercatori, al fine di spiegare le tecniche migliori per cercare di arginare l'epidemia da xylella e mantenere gli ulivi sani. "Nel corso degli incontri tecnici organizzati a Lecce - ha sottolineato il direttore Angelo Corsetti - sono stati dati agli olivicoltori consigli utili al contenimento della malattia, dalla gestione della chioma, alle spollonature, dalla sterilizzazione dei mezzi agricoli, agli innesti, perchè va indicato un percorso chiaro affinchè siano svolte regolarmente in campo le buone pratiche agronomiche. Ciò vale anche per gli enti pubblici, a partire dai Comuni e dal Demanio, che devono immediatamente garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali". Il Piano regionale prevede che entro aprile vengano effettuati gli interventi finalizzati a ridurre al minimo le larve di sputacchina, ovvero lavorazioni superficiali del terreno, fresatura, trinciatura, mentre a partire da maggio dovranno essere svolti i trattamenti fitosanitari. Il documento licenziato dalla giunta indica in una specifica tabella i prodotti che possono essere utilizzati per trattare gli ulivi. Nel Piano è inoltre prevista la possibilità di eradicare gli ulivi (non secolari) che dovessero risultare infetti e che si trovano in zone non interessate dal sequestro disposto dalla Procura di Lecce, ovvero non nei focolai già individuati. Eliminato invece l'obbligo - imposto dall'UE e recepito dal primo Piano Silletti - di eliminare anche le piante sane nel raggio di 100 metri da quelle malate. In eventuali nuovi focolai è stato stabilito che le piante circostanti a quelle colpite da xyella saranno ingabbiate con reti speciali nel tentativo di evitare la diffusione del batterio. I controlli sull'esecuzione delle misure saranno affidati al Corpo forestale, che inizierà i sopralluoghi nelle campagne alla scadenza del primo periodo indicato nel calendario della Regione. Il Piano dovrà inoltre essere inviato all'attenzione della Commissione europea, che a dicembre ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora per la cattiva gestione dell'emergenza xylella fastidiosa e ora attende le valutazioni della Corte di giustizia, in merito alla risposta fornita dal ministero per le Politiche aprile, prima di decidere l'eventuale apertura di una procedura di infrazione.