Dovranno essere realizzati entro aprile gli
interventi di contrasto agli stadi giovanili della sputacchina,
l'insetto vettore della xylella fastidiosa,il batterio che provoca
tra l'altro il disseccamento degli ulivi, nelle province di Lecce e
Brindisi. Lo prevede il Piano approvato ieri dalla giunta regionale
pugliese, al termine di un lungo lavoro della task force scientifica
di concerto con i tecnici del dipartimento agricoltura. Il Piano il
22 e 23 aprile passerà al vaglio del Comitato fitosanitario
dell'Unione Europea, che dovrà valutarne la bontà in relazione alla
situazione in atto in Salento.
Sono appena venti, dunque, i giorni a disposizione degli
agricoltori per mettersi in regola con le misure imposte. Per questo
motivo Coldiretti ha programmato l'avvio delle attività per
giovedì, con manifestazioni che si svolgeranno in contemporanea in
tre aziende agricole in provincia di Lecce, Brindisi e Taranto. Nello
specifico i terreni si trovano in contrada San Basilio a Vernole
(Le), contrada Marangiosa a Latiano (Br), contrada Pappaferi a
Manduria (Ta). Già nelle scorse settimane, Coldiretti ha organizzato
una serie di incontri tra gli agricoltori e alcuni ricercatori, al
fine di spiegare le tecniche migliori per cercare di arginare
l'epidemia da xylella e mantenere gli ulivi sani.
"Nel corso degli incontri tecnici
organizzati a Lecce - ha sottolineato il direttore Angelo
Corsetti - sono stati dati agli olivicoltori consigli utili al
contenimento della malattia, dalla gestione della chioma, alle
spollonature, dalla sterilizzazione dei mezzi agricoli, agli
innesti, perchè va indicato un percorso chiaro affinchè siano
svolte regolarmente in campo le buone pratiche agronomiche.
Ciò vale anche per gli enti pubblici, a partire dai Comuni e
dal Demanio, che devono immediatamente garantire pulizia di
fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e
demaniali".
Il Piano regionale prevede che entro aprile vengano
effettuati gli interventi finalizzati a ridurre al minimo le
larve di sputacchina, ovvero lavorazioni superficiali del
terreno, fresatura, trinciatura, mentre a partire da maggio
dovranno essere svolti i trattamenti fitosanitari. Il documento
licenziato dalla giunta indica in una specifica tabella i
prodotti che possono essere utilizzati per trattare gli ulivi.
Nel Piano è inoltre prevista la possibilità di eradicare gli
ulivi (non secolari) che dovessero risultare infetti e che si
trovano in zone non interessate dal sequestro disposto dalla
Procura di Lecce, ovvero non nei focolai già individuati.
Eliminato invece l'obbligo - imposto dall'UE e recepito dal
primo Piano Silletti - di eliminare anche le piante sane nel
raggio di 100 metri da quelle malate.
In eventuali nuovi
focolai è stato stabilito che le piante circostanti a quelle
colpite da xyella saranno ingabbiate con reti speciali nel
tentativo di evitare la diffusione del batterio. I controlli
sull'esecuzione delle misure saranno affidati al Corpo
forestale, che inizierà i sopralluoghi nelle campagne alla
scadenza del primo periodo indicato nel calendario della
Regione. Il Piano dovrà inoltre essere inviato all'attenzione
della Commissione europea, che a dicembre ha inviato all'Italia
una lettera di messa in mora per la cattiva gestione
dell'emergenza xylella fastidiosa e ora attende le valutazioni
della Corte di giustizia, in merito alla risposta fornita dal
ministero per le Politiche aprile, prima di decidere
l'eventuale apertura di una procedura di infrazione.