Attualità

Riforme. Primo ok della Camera per il voto ai diciottenni al Senato

Redazione romana mercoledì 31 luglio 2019

Primo disco verde, dall'Aula della Camera, al pdl costituzionale che modifica l'articolo 58 della Carta in materia di elettorato per l'elezione del Senato, facendo scendere a 18 anni - dai 25 attuali - l'età minima per eleggere i componenti del Senato. Il provvedimento, licenziato da Montecitorio con 487 sì, 5 no e 7 astenuti, passa ora a Palazzo Madama. La prima reazione è arrivata dal Pd, con il deputato dem Stefano Ceccanti che sottolinea come sia «importante l'amplissima convergenza realizzata di tutti i gruppi sul voto ai diciottenni al Senato» e auspica che adesso «coinvolgendo anche l'elettorato passivo, possa essere approvata a maggioranza di due terzi nei passaggi finali». È «un'ottima notizia per la nostra democrazia», dice invece il ministro per i rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta Riccardo Fraccaro.

Al momento del voto in aula Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera e primo firmatario del provvedimento ha spiegato come «oggi più di 4 milioni di giovani tra i 18 e i 24 anni possono votare per la Camera, ma non per il Senato. Una discriminazione profondamente ingiusta e ormai anacronistica, superata dal tempo e dalla storia. Eliminare quest'ingiustizia è il nostro compito, quello della politica, delle istituzioni».