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Politica. Il governo contro la violenza sulle donne: braccialetto elettronico e fondi

Redazione Interni giovedì 24 novembre 2022

Una commissione bicamerale d’inchiesta sui femminicidi e poi ancora più fondi per i centri violenza e più braccialetti elettronici per proteggere le donnevittime di violenza. Il Parlamento accelera e fissa i paletti per contrastare l’aumento dei reati nei confronti delle donne a due giorni dalla Giornata internazionale per la lotta alla violenza di genere.

La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato ieri all’unanimità, il testo unificato per istituire una commissione bicamerale di inchiesta sul Femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. I senatori della Commissione rivendicano il successo dello strumento: un testo di sintesi delle proposte di molti gruppi approvato all’unanimità. « È un traguardo molto importante che dimostra come la politica sia in grado di operare sintesi virtuose quando sono in gioco valori fondamentali della persona come in questo caso» dichiara il senatore di FdI Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali.

Un passo importante, per la vicepresidente del Gruppo M5S al Senato Alessandra Maiorino coordinatrice del Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili del Movimento 5 Stelle, «per dotare il Parlamento di uno strumento fondamentale per svolgere indagini, raccogliere dati e relazionare su un fenomeno così odioso e purtroppo ancora così presente nella società italiana»
Oggi il testo di legge arriverà in Aula al Senato e poi passerà alla Camera, dove, secondo quanto si apprende, c’è già un accorso di massima per l’ok definitivo.

Intanto nell’Aula di Montecitorio ieri mattina sono state discusse alcune mozioni sul contrasto alla violenza sulle donne presentate dai diversi gruppi. Nel pomeriggio, grazie anche alla mediazione del ministro Eugenia Roccella, si è giunti ad un unica mozione unitaria, dalla quale si è sfilato solo M5s, che tuttavia, pur mantenendo il proprio documento di indirizzo, ha votato a favore di quello unitario, consentendo quindi l’approvazione all’unanimità. La ministra Eugenia Roccella promette nuovi fondi da destinare per i centri anti-violenza e l’utilizzo ampio dei braccialetti elettronici per difendere le donne vittime di soprusi e violenze.

«In quest’aula penso siamo tutti convinti sia necessario trovare la condivisione concentrandosi su obiettivi comuni - ha sottolineato alla Camera, la ministra per la Famiglia, natalità e pari opportunità - Abbiamo incrementato come governo i fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio e il fondo contro la tratta. Raccoglieremo i dati statistici sulle violenze fondamentale per costruire politiche di prevenzione. Rafforzeremo il ricorso ai braccialetti elettronici e ci impegneremo nella formazione degli operatori di forze dell’ordine, medici e assistenti sociali perché siano preparati a accogliere le vittime di violenza».

La mozione, articolata in 29 impegni per l’esecutivo, punta più sulla prevenzione del fenomeno e sulla tutela delle vittime della violenza, dato che dopo il cosiddetto “codice rosso”, l’apparato penale è giudicato adeguato. Di qui, sul piano della prevenzione, la richiesta di promuovere “una vasta campagna di sensibilizzazione degli uomini”; di lavorare alla “formazione specifica” di Forze dell’Ordine e magistrati, per evitare la sottovalutazione in caso di denuncia di violenza domestica; di introdurre nelle scuole percorsi educativi “alla parità tra uomo e donna e all’affettività”, nonché percorsi educativi obbligatori per gli uomini maltrattanti che scontano pene in carcere per violenza; e ancora un maggior ricorso al braccialetto elettronico per gli uomini violenti così da evitare che aggirino l’obbligo di non avvicinamento a moglie e figli maltrattati.