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Sanità. Decreto vaccini, fiducia più lontana. La Lega spinge per i voti segreti

Redazione internet martedì 11 luglio 2017

Un bimbo sottoposto a vaccinazione (Ansa)

Dopo l’approvazione in commissione Sanità di lunedì sera, il contestato decreto sui vaccini è approdato oggi in Aula a Palazzo Madama. Il Senato ha subito respinto per alzata di mano le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni grazie ai voti di Forza Italia, Federazione per la Libertà (il gruppo di Gaetano Quagliariello) e Gal. Nel pomeriggio è circolata l’ipotesi di un possibile voto di fiducia, circostanza che però avrebbe trovato l’opposizione di diversi esponenti forzisti, per altro, contrari alle pregiudiziali. Per Paolo Romani, capo gruppo azzurro in Senato, porre la fiducia avrebbe rappresentato «un calcio in faccia a chi vuole discutere di questi problemi» sui quali, ha osservato, «si è aperto un dibattito importante nel Paese che l’Aula deve approfondire». Più tardi, segnali dal governo hanno lasciato intendere che la possibilità fosse naufragata.

Intanto la Lega, contraria al provvedimento, non ha perso tempo e ha iniziato a raccogliere le firme per il voto segreto. «È un decreto che nasce male ed è stato gestito ancora peggio in commissione - ha attaccato il vicepresidente del gruppo in Senato, Stefano Candiani -. Che il dl possa essere chiuso con la fiducia è cosa che non vogliamo. Di sicuro non siamo disponibili a lasciare che il Governo faccia una prova di forza di maggioranza. Senza richiesta di fiducia, il voto dovrebbe slittare a giovedì.

Nella seduta notturna la commissione ha approvato diversi emendamenti: tra le novità il numero di vaccini obbligatori che cala da 12 a 10 (poliomielite, tetano, difterite, epatite B, hemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, varicella) e l'istituzione di un'Anagrafe vaccinale nazionale. Previste poi coperture vaccinali per gli operatori in ambito sanitario e scolastico, ma su questo emendamento dovrà esprimersi la Commissione bilancio prima del voto in aula.

Calano anche le sanzioni per i genitori che non vaccinano i figli: da 7.500 a 3.500 euro. Via anche tutti i riferimenti alla perdita della patria potestà.

Viene inoltre istituita una commissione tecnico-scientifica con il compito di monitorare il sistema di farmacovigilanza e gli eventi avversi per i quali è stata confermata un`associazione con la vaccinazione.

Prevista, infine, la possibilità di vaccinarsi in farmacia, nonostante la contrarietà dell'Ordine dei medici.

Oltre a quelle obbligatorie per l'iscrizione a scuola, sono altre 4 le vaccinazioni altamente consigliate dalle Asl: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus.

Il provvedimento dovrà poi passare alla Camera.