Attualità

LA SENTENZA. Rifiuti, Italia condannata da Corte dei diritti dell'uomo

martedì 10 gennaio 2012
La Corte dei diritti dell'Uomo ha condannato oggi l'Italia per l'incapacità di risolvere da quasi 20 anni la crisi dei rifiuti a Napoli e in Campania, ritenendo che essa abbia violato il diritto al rispetto della vita privata e familiare.Alla Corte di Strasburgo si erano rivolte 18 persone che vivono o lavorano nel comune di Somma Vesuviana, secondo le quali il problema non risolto della gestione dei rifiuti rappresenta un pericolo per la salute e per la qualità della vita.I giudici non hanno riconosciuto il pericolo alla vita, per mancanza di prove scientifiche e di patologie da parte degli autori del ricorso, ma ha condannato invece l'Italia per le ricadute sull'ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini."L'incapacità prolungata delle autorità italiane di assicurare il funzionamento regolare del servizio di raccolta, di trattamento e di eliminazione dei rifiuti ha colpito il diritto dei richiedenti, al rispetto della loro vita privata e del loro domicilio", ha sentenziato la Corte.I giudici hanno anche condannato il governo italiano per non aver dato ai richiedenti la possibilità di ricorrere in giustizia contro tale situazione.Secondo la Corte, l'incapacità dello Stato di assicurare la raccolta e l'eliminazione dei rifiuti non costituisce un caso di "forza maggiore", come affermato dalle autorità italiane.La crisi dei rifiuti è scoppiata ufficialmente in Campania nel 1994, con la proclamazione dello stato di emergenza fino al 2009. Il picco si è raggiunto tra il 2007 e il 2008, quando il governo ha deciso l'impiego dell'esercito per raccogliere i rifiuti.La questione però non è stata ancora risolta definitivamente, e l'Italia rischia ancora pesanti sanzioni da parte della Commissione europea per non aver dato corso alla sentenza della Corte di giustizia Ue del marzo 2010.CLINI: STIAMO PREPARANDO RAPPORTO PER COMMISSIONE EUROPEA"Stiamo preparando il rapporto per la Commissione Ue. Lunedì lo presenteremo". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, rispondendo ad una domanda sulla questione dei rifiuti a Napoli e del contenzioso con l'Unione Europea, a margine del "Forum della società civile - L'Italia verso Rio +20-buone pratiche, idee e proposte per lo sviluppo sostenibile".