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Il femminicidio. Turetta: «Ho ucciso Giulia, ora voglio pagare»

Redazione interni martedì 28 novembre 2023

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"Sono affranto, dispiaciuto per la tragedia che ho causato. Voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata''. Filippo Turetta ha ammesso davanti al gip il femminicidio di Giulia Cecchettin, ripetendo in sostanza quanto già aveva dichiarato alla polizia tedesca subito dopo il suo arresto. All'interrogatorio, durato circa mezz'ora, ha assistito anche il pm Andrea Petroni. Ma dopo le dichiarazioni spontanee il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per capire qualcosa di più sulla dinamica del delitto bisognerà quindi attendere. "Sto cercando di ricostruire nella mia memoria le emozioni e quello che è scattato in me quella sera'' ha detto Turetta.

"Che fosse stato lui lo avevamo capito subito, ne prendiamo atto ma lo sapevamo". La famiglia di Giulia Cecchettin, tramite il legale, ha commentato così le parole di Turetta. Il funerale della 22enne si svolgerà a Padova - la città dove Giulia si sarebbe dovuta laureare in bioingegneria - nella Basilica di Santa Giustina in Prato della Valle: la piccola chiesa di Vigonovo è stata esclusa fin da subito, prevedendo che saranno in tantissimi a voler dare l'ultimo saluto alla ragazza. La cerimonia si terrà non sabato (l'autopsia è fissata per venerdì) ma più probabilmente lunedì 4 dicembre: c'è da organizzare una cerimonia cui parteciperanno migliaia di persone, dunque bisognerà tener conto anche degli aspetti non solo logistici ma anche di quelli legati alla sicurezza. Sarà il vescovo Claudio Cipolla a presiedere il rito funebre. Chi parteciperà porterà addosso un fiocco rosso, raccogliendo il gesto compiuto da papà Gino, che in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ne aveva mostrato uno sui social, invitando tutte le vittime a denunciare abusi e atti di violenza. Già da qualche giorno il fiocco rosso spunta sulle vetrine di diversi negozi, in segno di omaggio. Il corpo di Giulia sarà infine portato nel cimitero di Saonara e sepolto accanto a quello della madre, morta un anno fa.

Intanto il legale di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, aggiunge altri elementi contro Turetta. 'L'omicidio è aggravato da stalking. Turetta ha dimostrato di essere un molestatore assillante: il suo comportamento, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti, è connotato da plurime e reiterate condotte che descrivono fame di possesso verso Giulia'' spiega l'avvocato Nicodemo Gentile. ''Un assedio psicologico - continua il legale - che aveva provocato nella ragazza uno stato di disorientamento e di importante ansia. Un uso padronale del rapporto che ha spinto Turetta prima a perpetrare reiterate azioni di molestie e controllo, anche tramite chiamate e messaggi incessanti, e poi, in ultimo l'omicidio, al fine di gratificare la sua volontà persecutoria".