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POLEMICHE. Casa Montecarlo, Procura di Roma: atti Santa Lucia irrilevanti

venerdì 28 gennaio 2011
È irrilevante per la magistratura il contenuto dei documenti inviati alla Farnesina dal governo di Santa Lucia, secondo cui sarebbero di Giancarlo Tulliani, "cognato" del presidente della Camera Gianfranco Fini, le due società off shore che hanno comprato a un prezzo favorevole la casa di Montecarlo da Alleanza Nazionale.Lo ha detto oggi la Procura di Roma che ha indagato per truffa aggravata Fini e il senatore Francesco Pontone, ex tesoriere di An, confermando al gip la richiesta di archiviazione. In un comunicato la Procura ha spiegato che «la richiesta di archiviazione formulata da questo ufficio, quale che sia il reale acquirente dell'immobile, poggia sulla mancanza di elementi costitutivi dell'ipotizzato delitto di truffa».La Camera di consiglio sul caso è stata fissata dal gip per il 2 febbraio. Le due società off-shore hanno acquistato in tempi diversi nel 2008 da Alleanza nazionale l'immobile di Montecarlo, per una somma stimata a circa un terzo del suo valore di mercato.Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha detto ieri in un'informativa al Senato di avere ricevuto da Santa Lucia queste carte che attesterebbero l'autenticità di quanto dichiarato per iscritto alcuni mesi fa dal ministro della Giustizia dello stato caraibico, e di averle girate alla magistratura.All'epoca della vendita, dice la Procura, Fini «era amministratore esclusivo dell'associazione-partito Alleanza nazionale, con tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, sicché il predetto, in autonomia, ha deciso e disposto la vendita dell'appartamento senza artifizi e /o raggiri e senza induzione di terzi in errore».Infine nessun addebito può essere mosso a Pontone, perché «ha rivestito la mera figura di mandatario dell'onorevole Fini, firmando l'atto notarile di compravendita alle condizioni indicate dal mandante e in virtù di procura generale a lui conferita da Fini stesso».Il Pdl ha chiesto a Fini di dimettersi da presidente della Camera perché avrebbe indebitamente favorito il fratello della sua compagna in questo affare immobiliare, ma il suo entourage ha detto che le carte di Santa Lucia sono un'operazione di dossieraggio orchestrata da Berlusconi.