Un duplice dramma duplice, che intreccia sofferenza e malattia. È successo a Terno d’Isola, nella Bergamasca, dove hanno perso la vita una madre e il proprio figlio. Ma solo nella mattina di oggi, martedì 2 luglio, si è scoperta questa tragedia che – secondo le prime ricostruzioni – si sarebbe verificata già nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno.

Felicita Eugenia Carminati, bergamasca di71enne, che accudisce il figlio adulto immobile a letto, affetto da sclerosi laterale amiotrofica, avrebbe accusato un malore proprio mentre lo stava assistendo; la donna si sarebbe accasciata a terra, vittima di uno scompenso fulminante. Il figlio, Thomas Arrigoni, 44 anni, pur bloccato da una malattia che lo ha colpito alcuni anni fa, avrebbe però tentato di soccorrere in qualche modo la madre, cercando con forza di muoversi. Nella concitazione di quei momenti drammatici, il figlio avrebbe perso il contatto con il ventilatore che gli garantisce un supporto vitale per la respirazione; Arrigoni, nel tentativo di avvicinarsi alla madre, sarebbe peraltro rimasto in una posizione anomala: la mancanza di ossigeno ha portato alla morte entro pochissime ore.

Solo la mattina del 2 luglio, come detto, si è appurata la tragedia avvenuta ormai alcuni giorni fa. Ad allarmare i soccorsi è stato il fisioterapista che si occupava delle cure di Thomas Arrigoni, che si è presentato all'abitazione di Terno d’Isola, nella villetta di via Casolini 23, e non ha ricevuto risposte al citofono già lunedì pomeriggio. Tornato il giorno dopo, non avendo ricevuto ancora alcuna risposta, ha avvertito le forze dell’ordine. L'intervento dei vigili del fuoco ha consentito di entrare nell’abitazione e di scoprire i corpi senza vita di madre e figlio. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Calusco d’Adda, cui spetta il compito di ricostruire gli ultimi dettagli della dinamica.