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Tokyo2020. Paola Egonu: ecco chi è la portabandiera olimpica

Redazione Internet martedì 20 luglio 2021

Paola Egonu sfilerà con la bandiera olimpica nella cerimonia di apertura di Tokyo 2020. La pallavolista della nazionale italiana, su indicazione del Coni, è stata scelta, assieme ad alcuni atleti di altri Paesi, come portabandiera del vessillo a cinque cerchi nell'inaugurazione dei Giochi giapponesi in programma allo Stadio Olimpico venerdì 23 luglio.

Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, appena atterrato a Tokyo ha chiamato la 22enne azzurra per informarla della scelta che, commossa, ha commentato: "Sono molto onorata per l'incarico che mi è stato dato a far parte del CIO per portare la bandiera olimpica - le sue parole -. Sono emozionata, perché mi ritrovo a rappresentare gli atleti di tutto il mondo ed è una grossa responsabilità: attraverso me esprimerò e sfilerò per ogni atleta di questo pianeta", ha concluso la pallavolista azzurra.





Ansa

Chi è Paola Egonu?

Oggi Paola Egonu è indiscutibilmente la giocatrice più forte del mondo. Il suo nome viene accostato alle fuoriclasse del passato come la cubana Mireya Luis o la statunitense Keba Phipps, giacché il paragone con le contemporanee - su tutte la serba Tijana Boskovic - non regge più.
Aveva 11 anni Paola, nata in provincia di Padova da genitori nigeriani, quando cominciò a schiacciare a Galliera Veneta, poi è approdata al Club Italia, quindi all'Agil Novara. Col club piemontese aveva vinto l'ultima Champions due anni fa - nel 2020 il trofeo non è stato assegnato causa Covid - battendo a Berlino proprio quella che sarebbe diventata la sua nuova squadra. I dirigenti di Conegliano acquisirono con lei l'ultima tessera per completare il mosaico perfetto. Così un club già vincente in Italia e nel mondo è riuscito a salire pure sul trono continentale, acciuffando l'unico trofeo che ancora mancava nella bacheca, dopo quattro scudetti, altrettante supercoppe nazionali, tre coppe Italia e il Mondiale per club vinto in Cina nel 2019.
In terra nipponica occorrerà fare decisamente meglio rispetto a Rio 2016, quando le azzurre si arenarono nella fase a gruppi riportando tre sonori 3-0 da Serbia, Cina e Olanda. Con una Egonu stellare sognare non è proibito.
Intanto Paola, che a 17 anni era già a Rio e che nella semifinale iridata 2018 contro la Cina fu capace di mettere a segno 45 punti, è saltata oltre la rete, divenendo pure modella per Armani e doppiatrice nel film Soul della Disney. Per il suo cartellino i turchi del Fenerbahçe erano pronti a spendere 1 milione di euro, ma lei ha preferito restare in Italia, perché è nel nostro Paese che vuole appagare la fame di successi e migliorarsi, magari riuscendo anche a portare la nazionale sul podio olimpico.

(Con la collaborazione di Mario Nicoliello)