Attualità

Dal governo. Terremoto: tre miliardi in tre anni per la ricostruzione

Antonio Maria Mira martedì 28 marzo 2017

Un miliardo di euro all’anno per i prossimi tre anni, consegna delle casette più veloce, avviato il percorso per la costruzione di 21 nuove scuole, inseriti altri nove comuni nel “cratere”, l’area maggiormente colpita. Sono i punti principali annunciati dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al termine della cabina di regia per il terremoto dell’Italia centrale che si è tenuta a palazzo Chigi e alla quale hanno partecipato i presidenti delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, il commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani e il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. "Nonostante gli stop and go causati dalle scosse, si è messa a regime la macchina - ha spiegato il premier -. Il messaggio che viene da oggi è di un impegno economico del governo per il futuro delle zone colpite dal terremoto". Assicurando che “stiamo mettendo la macchina della ricostruzione in campo e gradualmente stiamo uscendo dalla fase più acuta dell'emergenza e lo faremo anche dal punto di vista della maggiore responsabilizzazione delle realtà locali."

Nuovi fondi nella manovrina ad aprile

Nel decreto correttivo e per la crescita previsto in aprile, la cosiddetta “manovrina”, sarà inserito un fondo di oltre un miliardo di euro all’anno per i prossimi tre anni. Servirà, ha spiegato Gentolini, “a fare tre cose: misure per la ricostruzione nel cratere del terremoto, misure di sostegno al reddito e alle attività produttive con le zone franche, misure per la sicurezza degli edifici anche oltre il cratere”. Un fondo che, ha assicurato il premier, “non incide sull'indebitamento netto”. E non ci si ferma qui. “Stiamo lavorando - ha aggiunto – per avere risorse più ingenti possibili”.

Più velocità per sopralluoghi, macerie e casette

Dall’incontro coi governatori è emerso quanto si è fatto e si sta facendo, ma anche dell’accelerazione dei tempi. “Stiamo lavorando - sono ancora le parole del premier - per completare le operazioni di sopralluogo per l'agibilità degli edifici. Completeremo in un tempo ragionevole i sopralluoghi che mancano, sono cominciate le consegna delle abitazioni di emergenze che nelle prossime settimane acquisirà ritmi più consistenti. Si sta lavorando, dopo qualche ritardo iniziale, per la rimozione delle macerie, ed è cominciata la costruzione delle 21 scuole sulle quali ci eravamo impegnati”.

Ha poi ricordato che è in conversione al Senato il decreto approvato alla Camera “che dà un contributo al processo, accelerando la realizzazione delle abitazioni di emergenza, assicurando la validità dell’anno scolastico, dando nuove risorse per le verifiche di agibilità e le prime risorse per la ripresa delle attività produttive”. Annuncia poi che è stato “fatto un piccolo ritocco nella definizione della zona del cratere che riguarda nove Comuni”. Insomma, insiste Gentiloni, “vogliamo dare l'impressione di una continuità di questo lavoro. Dobbiamo essere consapevoli che queste zone sono state colpite da un fenomeno senza precedenti per il ripetersi frequente di scosse in pochi mesi. Non dobbiamo dimenticare la gravità di quanto accaduto e di quanto questa gravità interpelli le istituzioni nazionali e la Ue”.

Errani: avviata fase nuova

“Abbiamo completato l’impianto sostanziale della ricostruzione. Ora è partita una fase nuova, che aiuta anche la normalità delle funzioni delle Regioni e delle autonomie locali”. È il commento al termine dell'incontro a Palazzo Chigi del commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani, secondo il quale “oggi è stata una giornata importante, di cui ringrazio il presidente Gentiloni per gli impegni significativi che sono stati presi relativi all’intervento di correzione e crescita. La scelta - ha aggiunto Errani - è quella di sostenere le imprese e l’economia del territorio, con una zona franca dal punto di vista fiscale e contributivo”.

Altri interventi, ha annunciato, sono stati presi “per i Comuni, e su questo punto vorrei ricordare che nel decreto legge ora al Senato sono previsti interventi per l’attrazione degli investimenti attraverso il credito d’imposta. Tra l’altro è stato completato l’impianto sostanziale, anche con il via libera della Corte dei Conti, per i danni gravi, lievi e per le scuole. Il tutto mi sembra - ha concluso Errani - che abbia un impianto solido”.