Attualità

Il terremoto in Centro Italia. Nel reatino rientro a scuola senza intoppi

martedì 6 settembre 2016
Il passaparola sui social network e nei gruppi whatsapp è iniziato poche ore dopo il sisma che ha sconvolto il centro Italia. E tra i genitori, a sei giorni dall'avvio delle lezioni, continua a crescere la preoccupazione che gli edifici scolastici del capoluogo reatino possano aver subito danni o siano sismicamente vulnerabili, come nel caso delle scuole di Sulmona. Un allarme alimentato anche dallo sciame che continua a interessare il Reatino (l'ultima scossa registrata lunedì alle 23.36 è stata di magnitudo 3.5) con decine di micro terremoti ogni giorno. "I primi rilevamenti compiuti nelle scuole ci rassicurano - afferma il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli - non essendoci, negli edifici che abbiamo finora visitato, danni gravi o lesioni strutturali. L'attenzione è massima e contiamo di ultimare i controlli nelle prossime ore". I sopralluoghi interessano 18 edifici scolastici, alcuni dei quali già oggetto negli anni passati di interventi di messa in sicurezza. "I controlli condotti dai nostri tecnici - prosegue Petrangeli - e da quelli del Genio civile, sotto la supervisione della Protezione civile, sono scrupolosi. Siamo consapevoli delle preoccupazioni, ma eviterei allarmismi". Terminati le ispezioni la palla passerà al Dipartimento di Protezione civile e alla struttura diretta da Mauro Dolce che dovrà rilasciare, per ciascun edificio, la scheda Aedes, e cioè la certificazione di agibilità e danno nell'emergenza sismica. Sullo stato di salute delle scuole nell'area del sisma è intervenuto l'ingegnere Camillo Nuti, dell'Università Roma Tre, coordinatore del team delle Università del Centro Sud che ha messo a disposizione esperti e tecnici per ispezionare le zone terremotate.  Inizia in salita, invece, l'anno scolastico in diverse zone dell' Abruzzo. A Sulmona, per il momento le scuole materne, elementari e medie pubbliche resteranno chiuse perché gli edifici sono agibili ma sismicamente vulnerabili. L'ordinanza selettiva che si appresta a firmare il sindaco Annamaria Casini prevede il rinvio dell'apertura dell'anno scolastico, il 19 anziché il 12 settembre, per consentire la sistemazione di 1400 bambini. Al vaglio, come soluzioni di emergenza, i locali della scuola della Polizia Penitenziaria e gli edifici che ospitano due licei considerati entrambi sicuri. Anche a Teramo le superiori inizieranno una settimana dopo l'avvio ufficiale per permettere il completamento delle verifiche mentre per le scuole pubbliche primarie restano da controllare 19 edifici su 31 e tra giovedì e venerdì il sindaco, Maurizio Brucchi, deciderà sull'inizio dell'anno scolastico.