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Aereo caduto. Airbus, «Lubitz in cura per tendenze suicide»

lunedì 30 marzo 2015
Il co-pilota della Germanwings, Andreas Lubitz, "prima di ottenere il brevetto di volo, era stato sottoposto a sedute di psicoterapia per tendenze suicide": lo ha riferito il procuratore di Dusseldorf, Christoph Kumpa. Questo sarebbe successo diversi anni fa. La procura aggiunge che da allora l'uomo non aveva più mostrato segnali di comportamenti suicidi né tendenze aggressive verso gli altri durante le visite dai medici.Intanto la clinica universitaria di Duesseldorf ha consegnato oggi alla procura le cartelle cliniche di Lubitz, considerato il responsabile del disastro aereo che ha provocato la morte di 150 persone. Lo ha riferito una portavoce dell'ospedale, dove il 27enne era andato alcune settimane fa per il "chiarimento di una diagnosi". Dai documenti relativi alle ultime visite mediche, però, non è emerso "né un istinto suicida, né il fatto che potesse essere un pericolo per gli altri", ha chiarito la procura.Dopo il disastro dell'aereo Germanwings, in Germania, si discute del segreto professionale dei medici. Può il diritto alla privacy di Andreas Lubitz aver contribuito alla catastrofe delle Alpi, ci si chiede in queste ore? Il delegato ai Trasporti della Cdu, Dirk Fischer, propone un allentamento del segreto professionale nel caso specifico dei piloti: "I piloti devono andare dai medici, che sono stati nominati dal datore di lavoro. Questi medici devono essere sollevati dal segreto professionale nei confronti del datore di lavoro", dice al Rheinisce Post Fischer. Intanto sempre dal partito di Angela Merkel è stata avanzata anche la proposta di nominare una commissione di esperti che dovrebbe chiarire la questione di come si procede di fronte alle diagnosi di persone che hanno una responsabilità particolare, come nel caso del co-pilota Germanwings. A pochi giorni dal disastro di Germanwings, inizia il palleggio delle responsabilità. Stando all'Istituto federale tedesco Luftfahrt-Bundesamt, il certificato di idoneità di volo di Andreas Lubitz nel 2014, e quindi quello ancora valido al momento della catastrofe, è stato rilasciato dall'Aeromedical center della Deutsche Lufthansa di Monaco. Ma la compagnia di volo reagisce: Lufthansa ha tre centri aeromedici, ma non ha comunque accesso agli atti. Alla fine sa soltanto se un pilota è idoneo o no, sostiene il portavoce, e l'idoneità prevede comunque il consenso dell'ufficio federale del Luftfahrt-Bundesamt (Lba).