Una suora missionaria, Anna Alonzo, che si occupa di minori e donne tolte alla tratta nel Centro Arcobaleno 3P del rione Guadagna è stata seguita, picchiata e minacciata con un
coltello a Palermo da un gruppo di giovani. L'episodio, avvenuto
sabato sera sotto casa della religiosa in via Oreto, è stato
reso noto solo oggi.
In questi ultimi mesi la missionaria è stata bersaglio di
minacce e intimidazioni da parte di persone che gravitano nella
borgata. Anche il Centro da lei creato nel quartiere, è stato
più volte oggetto di danneggiamenti compreso lo sfregio
dell'icona del Beato Padre Pino Puglisi al cui insegnamento si
ispira la struttura fondata dalla suora missionaria.
Il Centro Arcobaleno 3P, con i suoi 200 minori e le 80 donne
che vi operano quotidianamente, costituisce un presidio di
nonviolenza e di legalità in un quartiere quotidianamente al
centro di cronache e di inchieste della magistratura. Solidarietà è stata espressa anche dal sindaco Leoluca Orlando e dall'assessore alle Attività sociali, Agnese Ciulla.
"Il Movimento Internazionale della Riconciliazione (Mir),
sezione italiana dell'Ifor - si legge in una nota - esprime la
propria solidarietà a suor Anna Alonzo, assistente sociale
missionaria, nostra dirigente nazionale, vilmente aggredita a
Palermo. Condanniamo la distruzione e i furti sistematici dei
materiali destinati all'animazione con i bambini, alle attività
delle donne del centro e degli alimenti destinati agli indigenti
e agli immigrati che Anna, assiste di notte con un gruppo di
volontari".
"Evidentemente con il mio lavoro in
un quartiere difficilissimo come la Guadagna rompo diversi
equilibri. Ci sono 80 donne che nel mio centro fanno decine di
attività. Nel pomeriggio accogliamo 200 bambini. Adesso stiamo
creando un condominio solidale". Così suor Anna Alonzo, la
missionaria che sabato sera è stata picchiata e minacciata con
un coltello sotto la sua abitazione a Palermo, commenta il raid
intimidatorio di cui è stata vittima.
"Ma del lavoro svolto qui alla Guadagna alla città non
importa - aggiunge la religiosa - Qui hanno rubato tutto quello
che potevano rubare, anche il cibo del banco alimentare. Hanno
vandalizzato porte e finestre, rubato il rame".
"L'unico aiuto che ho avuto - puntualizza la missionaria - è
stato dai detenuti del carcere Pagliarelli che hanno raccolto
3200 euro che mi sono serviti per sistemare una parte del centro
che era pericolante. Sono loro che mi hanno detto che grazie al
mio lavoro forse i loro figli possono avere un futuro diverso".
Sull'aggressione a suor Anna Alonzo sono in corso indagini
dei carabinieri.