Attualità

LA SENTENZA DI STRASBURGO. ​Coppie gay e adozioni, la parola ai politici

Annalisa Guglielmino martedì 19 febbraio 2013
La notizia della sentenza europea è rimbalzata sui microfoni dei politici impegnati nel rush finale. Silvio Berlusconi parte dal matrimonio gay, spiegando di essere «in linea con la tradizione cristiana, non ci piace pensare ad un matrimonio che non sia tra uomo e donna», che si dovrebbe piuttosto intervenire «sul Codice civile» per garantire la «tutela dei diritti delle coppie gay», e precisa infine, sulla possibilità di dare bambini in adozione a coppie gay: «Non mi sono ancora fatto una mia idea, non sono un tuttologo».Pierluigi Bersani ha ribadito ciò che ha già detto nel corso della campagna elettorale a proposito dei diritti delle coppie omosessuali e del matrimonio gay: sulla possibilità di dare bambini in adozione a coppie gay «prendo la legislazione tedesca, tale e quale».II seno alla Scelta civica di Mario Monti, fa una dichiarazione il candidato alla presidenza della Regione Lombardia Gabriele Albertini: «I casi tedeschi e austriaci non possono trovare accoglienza in Italia. La nostra normativa prevede infatti - aggiunge l'ex sindaco di Milano - che possono procedere all’adozione, sia nazionale che internazionale, solo coppie regolarmente sposate da un determinato periodo», richiamando anche «come la famiglia è “società naturale fondata sul matrimonio”».«Queste sentenze non avranno alcun riflesso sull’ordinamento italiano, ma indicano un percorso europeo verso la destrutturazione della famiglia e della genitorialità naturale». Questo il commento della parlamentare Pdl Eugenia Roccella, che si scaglia contro il leader Pd: «La legge tedesca, che Bersani ancora ieri affermava con forza di volere, porta prima o poi, come si vede, alla possibilità per le coppie omosessuali di adottare un figlio. Già oggi, del resto, attraverso alcune tecniche di fecondazione assistita è possibile ottenere un figlio da un “bricolage” procreativo che si basa sullo sfruttamento delle giovani donne povere. Noi del Pdl invece vogliamo difendere la famiglia formata da un uomo e da una donna, e assicurare ai bambini la certezza di avere un padre e una madre».«Un pericoloso precedente per affermare il diritto delle coppie omosessuali all'adozione»: a commenatre così la sentenza è il parlamentare del Pdl Raffaele Calabrò. «È evidente che l'Europa è in preda ad una crociata ideologica contro la famiglia tradizionale di cui non si sentiva davvero il bisogno - prosegue Calabrò - e che vede in prima linea anche numerosi rappresentanti del Pd che si atteggiano a paladini dei diritti individuali anche a costo di compromettere il benessere psichico dei minori. Le priorità sono ben altre: a cominciare dall'approvazione di una legge che semplifichi le procedure di adozione per quelle coppie eterosessuali che non possono avere figli».