Attualità

Strage di Viareggio 38 indagati c'è anche l'ad Fs Moretti

giovedì 16 dicembre 2010
Trentotto persone sono indagate nell'ambito dell'inchiesta della procura di Lucca sulla strage di Viareggio del 29 giugno del 2009, che ha provocato 32 morti. Sono in corso di notifica gli avvisi della richiesta di incidente probatorio, di cui sono destinatari anche otto enti per violazioni del decreto sulla responsabilità amministrativa.Tra le persone indagate figura anche l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. A Moretti questa mattina è stato notificato l'avviso di incidente probatorio.Ai 38 indagati per il rogo di Viareggio sono stati contestati, a vario titolo, i reati di incendio (art.423), disastro ferroviario (430), delitti colposi di danno (449), omicidio colposo (589) e lesioni colpose (590). Contestata inoltre la violazione del decreto legislativo 9 aprile 2008 numero 81, cioé quello in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Agli otto enti contestate anche le violazioni del decreto legislativo 231 del 2001 che riguarda disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica.I vertici delle Ferrovie dello Stato indagati per la strage di Viareggio del 29 giugno del 2009, che provocò la morte di 32 persone, attendono "con serenità" gli sviluppi delle indagini della magistratura di Lucca, "nella consapevolezza che le Società del Gruppo hanno sempre operato nel rispetto delle regole e secondo comportamenti adeguati a garantire la massima sicurezza". E' quanto si legge in una nota del gruppo Ferrovie dello Stato dopo la notifica a 38 indagati della richiesta di incidente probatario."In relazione alla richiesta di incidente probatorio avanzata dalla Procura della Repubblica di Lucca, nell'ambito della indagine scaturita dal tragico incidente di Viareggio del 29.06.2009, notificata questa mattina a trentotto persone, tra le quali anche i vertici del Gruppo FS - si legge in una nota delle Ferrovie dello Stato - l'azienda evidenzia che l'elevato numero delle persone interessate potrà consentire di utilizzare la prova nell'ambito di una platea di soggetti il più ampia possibile. Ciò anche a tutela di quanti dovessero risultare, alla conclusione delle indagini, direttamente o indirettamente coinvolti". "I destinatari della richiesta appartenenti a Ferrovie dello Stato - prosegue la nota - parteciperanno all'atto probatorio attendendone con serenità gli esiti, nella consapevolezza che le Società del Gruppo hanno sempre operato nel rispetto delle regole e secondo comportamenti adeguati a garantire la massima sicurezza, con la indiscussa professionalità loro riconosciuta a livello internazionale anche in questo settore".