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Coronavirus. La suora dalla Spagna: sanità al collasso, noi isolate con 8 disabili

venerdì 27 marzo 2020

“La situazione a Madrid è terribile. Noi credevamo che il nostro sistema sanitario fosse il migliore del mondo, adesso è invece al collasso totale. I nostri governanti non credevano quanto fosse importante e le
conseguenze di questo virus. Siamo arrivati tardi”. Lo ha detto suor Luisa Lopez Leon Santiago della congregazione 'Figlie di Santa Maria della Provvidenza', in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, commentando la situazione d'emergenza per il coronavirus che ha coinvolto anche la Spagna.

“Il popolo spagnolo – ha aggiunto la religiosa - è un popolo con tantissimi difetti e una grande virtù: la solidarietà. È impressionante. Dalle persone che creano qualcosa in casa propria alle persone che hanno più soldi, che danno i miliardi per aiutare il governo e gli ospedali. Anche alcuni alberghi hanno donato le loro stanze per i malati. Una cosa molto bella e per questo mi sento molto consolata”.


“Noi siamo in isolamento in Spagna – ha proseguito suor Luisa a inBlu Radio - siamo arrivati un po' più in ritardo e la situazione adesso è molto molto grave. In casa nostra abbiamo un centro per disabili. Abbiamo 8 disabili che non hanno potuto andare a casa. Quelli che potevamo li abbiamo fatti tornare a casa e adesso siamo in un'isola di protezione. Tantissima gente però è a casa in condizioni molto preoccupanti,
soprattutto quando la famiglia non vive nel benessere. Oggi le notizie riportano che sono calati i contagi. E questo ci fa respirare un po'. Siamo preoccupati per i nostri ragazzi. Non lasciamo entrare nessuno perché i
disabili nella nostra casa hanno soprattutto difficoltà ai polmoni e sono a rischio e noi non possiamo permetterci di ammalarci perché non li possiamo curare”.

“Sono molto fiera – ha concluso suor Luisa a inBlu Radio - della Chiesa in Spagna. Per come ha reagito. La prima prevenzione è stata chiudere le chiese, senza messa e senza riunioni. Ma c’è una grandissima offerta di messa attraverso internet e YouTube. Io penso che la Chiesa in Spagna sta agendo in modo giusto, sostenendo molto la gente. Anche i sacerdoti mettono a rischio la propria vita e vanno ad aiutare negli ospedali”.