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L'intervista. Sisto: «Basta meline, subito la legge elettorale»

Giovanni Grasso mercoledì 8 gennaio 2014
«Renzi ha fatto una mossa di grande intelligenza politica, circoscrivendo il campo delle ipotesi sulla legge elettorale. Fi darà la sua risposta. E così dovranno fare gli altri. L’obiettivo è di arrivare a una approvazione spedita della nuova legge elettorale, perché senza legge elettorale siamo un Paese a democrazia zoppa». Francesco Paolo Sisto, presidente dellacommissione Affari costituzionali della Camera, è reduce da una riunione del suo partito per studiare le proposte di Renzi.Onorevole Sisto, ci sono passi in avanti?La nostra riunione con Verdini e i capigruppo aveva l’obiettivo di fare una ricognizione tecnico politica sui modelli proposti dal segretario del Pd, in modo da permettere a Berlusconi di valutare i pro e i contro di ogni proposta. Poi deciderà lui. Berlusconi è contrario al doppio turno. Sostiene che gli elettori moderati al secondo turno si perdono per strada...Non è una idea del presidente Berlusconi,quanto un dato statistico. Ci sono anche aspetti positivi nel doppio turno. Berlusconi li valuterà.Esiste nei fatti un patto Renzi-Berlusconi su riforme e governo? Non è un patto. Renzi ha tirato il dibattito sulla legge elettorale fuori dalle secche. E noi intendiamo rispondergli seriamente. Gli ex compagni di partito, gli Ndc, sostengono però la necessità di mettere mano anche alle riforme costituzionali...La legge elettorale è la priorità massima.La Consulta ha mandato il Parlamento negli spogliatoi e ora attende il nostro rientro in campo. Aprire il discorso sulle riforme della Costituzione potrebbe significare indugi oggi letali sulla legge elettorale. Anche l’elezione del sindaco d’Italia richiederebbe la riforma della Carta?Sono tra quelli che pensa che questo modello necessiterebbe di riforme alla Carta.Tutto il suo discorso sembrerebbe portare verso le elezioni il prima possibile... Come presidente di Commissione e relatore del provvedimento a me interessa portare a compimento al più presto una buona legge elettorale. E credo sia indispensabile attendere le motivazioni della sentenza con cui la Consulta ha significativamente cassato il Porcellum.E i tempi?Dipendono dalla politica e dal Parlamento. Se si trova l’accordo politico, sarà mio impegno procedere speditamente alla Camera per arrivare a una rapida approvazione.Potrebbe esserci una crisi di governo sulla legge elettorale? Il governo mostra evidenti segni di instabilità, costretto spesso a passi indietro e a promettere azzeramenti e ripartenze. La legge elettorale non è un problema solo politico. Certo, se qualcuno pensasse di annacquare i tempi di gestazione della legge per consentire la sopravvivenza del governo incontrerebbe la mia, e ritengo non solo la mia, ferma opposizione.