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Azzardo. Silvestri (M5s): «Non si torna indietro. Non faremo sconti a nessuno»

Alessia Guerrieri giovedì 15 novembre 2018

Francesco Silvestri (M5s)

Nessuno si senta impunito, nemmeno la Lega di Serie A, «perché non faremo sconti». Il vice capogruppo M5s alla Camera Francesco Silvestri non è particolarmente stupito del contratto stipulato tra la massima lega calcistica in Italia e la società russa 1xBet anche perché la Lega calcio «ha sempre dimostrato poca sensibilità sul tema dell’azzardo e non ha mai avuto una particolare etica nel contrasto. Certo mi fa molta tristezza vedere chi rappresenta lo sport in Italia continuare a dare messaggi così diseducativi».

Ora cosa pensa di fare?
Bisognerà innanzitutto capire come è possibile fare determinati accordi in Italia, soprattutto con qualcuno che non ha le concessioni. Questo è alquanto bizzarro.

Sembra che sappiano come bypassare la legge. O che puntino all’impunità.
S’illudono sia se si sentono impuniti sia se pensano di poter aggirare una legge. Perché non faremo sconti a nessuno, nemmeno alla Lega di serie A. Abbiamo retto un polverone politico troppo grande sul punto del dl dignità che inserisce il divieto di spot per permettere ora deroghe o eccezioni. Una cosa per noi è imprescindibile: nessun passo indietro. Se qualcuno proverà a superare il divieto lo tratteremo con ogni mezzo, siamo categorici. Con la Serie A come con qualsiasi altro soggetto. In un Paese sano dobbiamo insegnare ai ragazzi e a chi fa sport a scommettere sulle proprie qualità, non sulle slot o sulle quotazioni di una squadra. Questa è la società che vogliamo.

Forse il dl dignità non basta?
Non credo. Io credo che questo accordo non possa andare a buon fine. La Lega di A secondo me sta violando legge, noi faremo tutti gli accertamenti del caso per capirlo. Anche perché il dl dignità parla chiaro e userò tutte le armi ispettive che ho come parlamentare per capire il perimetro in cui si è inserito questo accordo e stabilire le compatibilità con il dl dignità. Siamo convinti che questo è l’inizio di un percorso, perché non è che con il divieto degli spot il problema dell’azzardo si risolverà.

A quali altri passi pensa?
Per contrastare il gioco online, come dimostrato dagli arresti a Bari, occorre potenziare nei poteri e nelle risorse la Polizia postale che è la polizia del futuro e tutti i reparti specialistici di Carabinieri e Guardia di finanza che si occupano dei reati in rete. Altro nodo è la tracciabilità del denaro e delle giocate, queste ultime rese trasparenti dalla tessera sanitaria che partirà nel 2020 per slot e Vlt. Vanno poi aumentati i controlli, ad esempio si potrebbe immaginare una collaborazione tra Comuni e Monopoli per il controllo degli orari delle sale gioco.