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Inchiesta. Mafia capitale, sequestrati 100 milioni

venerdì 19 dicembre 2014
La​ Guardia di finanza di Roma ha sequestrato un patrimonio del valore di 100 milioni di euro riconducibile a Cristiano Guarnera, imprenditore arrestato nell'ambito dell'indagine su Mafia Capitale. Il provvedimento di sequestro riguarda, tra l'altro, quote societarie, 178 immobili e 3 terreni. Il nuovo provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Roma riguarda le quote societarie, il capitale sociale e l'intero patrimonio aziendale della: Edilizia Piera Srl, dell'Immobiliare Torre Argentata costruzioni Srl, della Verdepamphili Srl, dell'IGMA. Costruzioni Srl del Gruppo immobiliare Universo Srl e il 52% del capitale sociale della Devil Custom Cycles Srl. che opera nel settore della manutenzione e riparazione di veicoli. A questo si aggiungono 178 immobili e 3 terreni situati a Roma, a Sacrofano e Mentana, alle porte della Capitale, a Villaricca, vicino Napoli, e a Pordenone. Sequestrato anche uno yacht e 10 veicoli, tra auto e moto. L'imprenditore Cristiano Guarnera, sarebbe stato "parte integrante dell'associazione" secondo quanto rende noto la Guardia di Finanza di Roma che ha operato il sequestro. Per gli investigatori "in seno all'associazione Mafia Capitale, facente capo a Massimo Carminati, la figura di Cristiano Guarnera si è nel tempo evoluta, trasformandosi da imprenditore colluso a imprenditore mafioso, affiliandosi al gruppo criminale e divenendo parte integrante dell'associazione stessa, mettendo a disposizione dell'organizzazione le proprie imprese nel settore dell'edilizia". Alcune delle imprese sequestrate oggi a Cristiano Guarnera, "grazie all'intervento di Carminati, venivano coinvolte per il soddisfacimento delle esigenze connesse al piano di emergenza abitativa, promosso dall'amministrazione capitolina, nel quale, grazie alla capacità di penetrazione del sodalizio mafioso, erano da tempo inserite le cooperative di Salvatore Buzzi".