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Covid. Nuovi contagi: 8.804 e 83 morti. In Campania scuole chiuse fino al 30 ottobre

D.Sar. giovedì 15 ottobre 2020

Un mese dopo l'apertura delle scuole a Vo' Euganeo, Padova

Nuovo record assoluto di contagi in Italia per il coronavirus: secondo il bollettino del Ministero della Salute in 24 ore si sono registrati 8.804 casi (ieri 7.332). Dall'inizio della pandemia in totale almeno 381.602 persone hanno contratto l'infezione. I morti raddoppiano in un solo giorno da 43 a 83. Il totale dei decessi dall'inizio della pandemia in Italia sale a 36.372. I tamponi ancora al record, quasi 163 mila, per la precisione sono stati 162.932. Ieri erano invece stati 152.196.

Negli ultimi due giorni è stato registrato il nuovo record di contagi giornalieri in Italia. Il vecchio apice era stato raggiunto il 21 marzo scorso quando i positivi in 24 ore erano stati 6.557 a fronte di soli 26.336 tamponi. I ricoveri erano 17.708 e in terapia intensiva c'erano 2.857 persone. Le strutture sanitarie erano in crisi e i decessi erano stati ben 793. Dunque la situazione odierna, in confronto, non è poi così critica.

Sono stati 1.899 i dimessi in 24 ore contro i 2.037 di ieri. I dimessi totali salgono così a 245.964. I soggetti attualmente positivi, che non comprendono i guariti e i deceduti, sono 99.266 totali, 6.821 in 24 ore a fronte di 5.252 di ieri. La percentuale dei positivi individuati oggi, rispetto al numero dei tamponi processati, è intorno al 5%. Questo significa che su 100 test eseguiti, 4 sono risultati positivi, proprio come ieri.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 47 in più in 24 ore, ieri erano stati 25. In totale così ci sono 586 persone ricoverate in terapia intensiva. I pazienti ricoverati con sintomi sono invece 326 nell'ultimo giorno. Ieri erano stati 394 per un totale di 5.796 in reparto ordinario.

Regioni e ospedali

Le Regioni più colpite oggi sono la la Lombardia con 2.067 casi in 24 ore, la Campania con 1.127 e il Piemonte con 1.033. Seguono il Veneto con 600 casi, il Lazio con 594 e la Toscana con 581. In coda la Basilicata con 37 rispetto ai 9 casi di ieri.

Le Regioni che hanno più persone in ospedale sono Lazio (969), Campania (762) e Lombardia (726). Il maggior numero di pazienti in terapia intensiva sono rispettivamente nel Lazio, dove ci sono 90 persone, in Lombardia con 72 pazienti e in Campania con 66.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha detto che "da due giorni l'indice Rt nella zona della Città metropolitana ha superato 2 e preoccupa la tendenza". "Dal mio punto di vista per capire dove intervenire bisognerebbe sapere dove nascono i contagi", ha aggiunto.

I reparti di pronto soccorso degli ospedali Sacco e Fatebenefratelli di Milano hanno deciso di accettare solo malati con Covid-19 e dirottare su altri ospedali milanesi i pazienti con altre patologie. A confermarlo è lo stesso ospedale Sacco. La decisione è stata presa per tutelare i malati non Covid con patologie urgenti indifferibili e riorganizzare così i reparti.

In Toscana da domani, salvo casi particolari, è sospeso l'accesso dei visitatori in tutti gli ospedali dell'Asl Toscana Centro, l'area vasta che comprende i territori di Firenze, Prato e Pistoia. La decisione è stata presa per "garantire la tutela di pazienti e operatori sanitari" ma anche "per evitare gli assembramenti e il rischio contagio", ha spiegato la Asl.

In Campania il governatore Vincenzo De Luca ha deciso di chiudere le scuole primarie e secondarie da domani e fino al 30 ottobre. Didattica a distanza anche per l'università tranne per gli studenti iscritti al primo anno. Vietate le feste con invitati estranei al nucleo familiare convivente. Immediata la reazione della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in merito alla decisione del governatore di chiudere le scuole. "È una decisione gravissima e profondamente sbagliata e anche inopportuna. Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola. In Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positvo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola", ha detto la ministra.

In Valle D'Aosta il governatore Renzo Testolin dichiarerà la zona rossa in alcuni Comuni della media valle, si tratta di Saint-Denis, Chambave e Verrayes. In queste zone l'indice di contagio risulta superiore ai limiti stabiliti dalla normativa.

Anche Sesto Pusteria e Monguelfo in Alto Adige sono ufficialmente zone rosse da oggi e per i prossimi 14 giorni. Le nuove misure sono state prese dal governatore altoatesino Arno Kompatscher.

Scuola

"I dati odierni confermano che la trasmissione del virus a scuola è limitata rispetto a quella che avviene in comunità, perciò è ancor più importante monitorare e rispettare le regole anche al di fuori del mondo scolastico". È il messaggio del presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, affidato al profilo Twitter dell'Iss. Dunque non sono le scuole a pesare di più sull'andamento dei contagi da Covid-19 nel nostro Paese.

I dati, al 10 ottobre, che sono stati rilevati dal ministero dell'Istruzione, parlano di 5.793 casi di positività tra gli studenti (lo 0,080%), 1.020 casi tra il personale docente(0,133% del totale) e 283 casi per il personale non docente (0,139%). Il monitoraggio è stato fatto in collaborazione con i dirigenti scolastici e sono stati poi condivisi con l'Istituto Superiore di Sanità.

Nel frattempo, si discute su come tenere aperte le scuole anche se i contagi sono risaliti. C'è infatti un margine aperto di trattativa tra Governo e Regioni in merito alla possibilità di differenziazione degli orari scolastici allo scopo di diminuire i picchi di utenza sui mezzi del Trasporto Pubblico Locale nelle grandi aree urbane.

In merito alla questione, tra le ipotesi prese in esame c'è anche quella di aumentare la percentuale di lavoratori in smart-working, in particolare nell'ambito della Pubblica Amministrazione. Una delle proposte avanzate dagli enti locali sul fronte scuola, è invece quella di differenziare gli orari delle scuole 'per blocchi - mattina o pomeriggio - soprattutto nelle grandi città - in modo da garantire le stesse ore di lavoro per il personale docente e non. Questo permetterebbe così di evitare la didattica a distanza.

Intanto da questa mattina a Palermo è stato chiuso l'asilo nido comunale "Pellicano", nel quartiere Bonagia, a causa della positività al Covid-19 di una dipendente della struttura. L'asilo resterà chiuso per la sanificazione e il personale è stato posto in smart working. Mentre sono risultati tutti negativi i tamponi eseguiti su alunni e insegnanti della scuola primaria Stomeo-Zimbaldo di Lecce dove lunedì scorso era stato riscontrato un caso di positività in una allieva.