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Trasporti. Salvini: sciopero precettato. Usb, spostato al 9 ottobre per 24 ore

Redazione romana mercoledì 27 settembre 2023
Tutto rinviato al 9 ottobre, sembre per la durata di 24 ore. Dopo che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato la precettazione per lo sciopero del trasporto pubblico locale programmato per venerdì riducendolo a 4, dalle 9.30 alle 12.30, il sindacato ribatte. Usb ha infatti deciso di spostare al 9 ottobre lo sciopero del trasporto pubblico locale, confermando la durata di 24 ore. «Quattro ore non bastano ai lavoratori per rivendicare i propri diritti. Lo sciopero del 29 settembre 2023 di 24 ore lo posticipiamo al 9 ottobre 2023 sempre di 24 ore, per permettere a tutti gli autoferrotranvieri di poter scendere in piazza e manifestare il loro dissenso; una giornata, quella del 9 ottobre 2023, che per tutti gli autoferrotranvieri si trasforma in un grande impegno di mobilitazione per il diritto dell'esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali», si legge in una nota del Coordinamento nazionale Usb Lavoro privato settore Trasporto pubblico locale.

Poco prima il ministro aveva motivato la precettazione con queste parole «Ho ritenuto doveroso intervenire per ridurre a solo 4 le ore di sciopero, garantendo l'accesso agli uffici, alle fabbriche, alle scuole, in entrata e in uscita, perchè i diritti dei lavoratori vengono prima di tutto e di tutti», ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, commentando la decisione di firmare la precettazione per lo sciopero del trasporto pubblico locale programmato venerdì per 24 ore. «Siccome il governo stra preparando una legge di Bilancio che metterà miliardi di euro per aumentare stipendi e pensioni, non potevo, da ministro dei Trasporti, accettare che venerdì milioni di lavoratori e di studenti rimanessero a piedi tutto il giorno e tutta la sera», ha aggiunto.

Lo sciopero indetto da Usb

Lo sciopero è stato promosso dal sindacato Usb lavoro privato per superare «i penalizzanti salari d'ingresso, garantendo l'applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti». La sigla chiede inoltre «il salario minimo per legge a 10 euro l'ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato», ponendo l'accento sulla «sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro».