Attualità

A Pontida. La protesta di Salvini: Italia "ferma" per 3 giorni

lunedì 17 agosto 2015
Matteo Salvini muove un nuovo affondo contro l'immigrazione,  da lui definita un "tentativo di genocidio" contro le popolazioni italiane e tornaad attaccare la Chiesa. "Libera Chiesa in libero Stato. Il vescovo fa il vescovo e non rompe le palle ai sindaci e a chi amministra le città", èil suo nuovo slogan, mentre prepara la campagna d'autunno contro il governo in carica. "La prima settimana di novembre fermiamo l'Italia per mandare a casa il governo" propone il leader della Lega durante il Ferragosto tra i leghisti di Ponte di Legno, da dove espone il suo piano: "Tre giorni di blocco totale, di spallata in cui tutta la gente per bene si ferma, da Nord a Sud, isole comprese, senza distinzione di colore politico". Una sorta di sciopero generale che è insieme una 'serrata' e per il quale ha già una data, anzi tre: il 6, il 7 e l'8 novembre.Ma la nuova uscita di Matteo Salvini contro la Chiesa sull'emergenza immigrati suscita una forte presa di distanza dal centrodestra. "Per noi di FI - dice il senatore Francesco Giro - la polemica è solo frutto di una scelta tattica che consideriamo anacronistica e superata dalla realtà delle nostre tante città che sono solidali" e dove i "legami fraamministrazioni comunali e diocesi sono storici e molto solidi"."Il Paese non ha bisogno delle ricette ideologiche di Salvini sull'immigrazione, ma di continuare, con ancora più impegno e risultati, lungo il percorso avviato negli ultimi mesi". Lo dice in una nota il senatore Antonio De Poli, vicesegretario nazionale Udc. "Le parole di Salvini contro i vescovi italiani - aggiunge - sono inaccettabili e denotano un comportamento antidemocratico"."Da Salvini parole inaccettabili sui vescovi. Forse Il segretario della Lega non conosce lo sforzo ed il lavoro silenzioso e instancabile che la Chiesa compie ogni giorno, a tutti i livelli, per l'accoglienza e l'assistenza agli immigrati, emarginati e poveri": lo dichiara Dorina Bianchi, vicepresidente dei deputati di Area Popolare (Ncd - Udc).Salvini ha annunciato inoltre di essere pronto a partire per l'Africa nel tentativo di contrastare le partenze: "Dal 29 settembre al primo ottobre andrò in Nigeria, per chiedere ai ministri nigeriani di che cosa hanno bisogno per evitare che i cittadini di quello Stato lascino il loro Paese".