Attualità

GIRO DI VITE. No al gioco on line nei locali pubblici

Luca Liverani giovedì 11 ottobre 2012
Un giro di vite contro il gioco d’azzardo. La commissione Affari sociali della Camera ha concluso l’esame del testo, migliorando le norme sulle ludopatie introdotte dal decreto Balduzzi su diversi temi: pubblicità, possibilità di vittoria, tutela dei minori, distanza dei giochi dalle scuole, divieto di sfratto per i ludopatici. Vietata anche la vendita di alcol ai minorenni. Novità anche sul fronte salute: non passa la cancellazione dei comitati etici negli ospedali, ma nemmeno l’uso dei farmaci per terapie diverse da quelle previste, se più economici. Una norma che poteva lasciare spazio a sperimentazioni e fughe in avanti. Due punti su cui il governo è stato battuto. L’iter di conversione ora attende i pareri delle altre commissioni competenti, poi l’aula.Gioco d’azzardo, regole più chiare. Approvato l’emendamento di Paola Binetti (Udc) che fissa l’obbligo di indicare, nelle pubblicità dei giochi, le reali possibilità di vittoria. «L’azienda che trasgredisce questo punto – spiega Binetti – dovrà finanziare un’altra campagna pubblicitaria precisando quali sono le effettive percentuali di vincita». Niente da fare, com’è noto, per la reintroduzione di un limite preciso di distanza minima tra sale giochi e scuole, centri sportivi, oratori e ospedali. I criteri verranno stabiliti entro 120 giorni dai ministeri della salute e dell’Economia, tenendo conto anche del parere dei Comuni. Un emendamento di Andrea Sarubbi (Pd) vieta la trasmissione in tivù di spot sui giochi nella mezz’ora prima e dopo i programmi per i minori. Divieto anche sulla stampa dedicata ai ragazzi. È vietato anche il gioco online negli esercizi pubblici. Raddoppiati, da 5 a 10mila, i controlli delle forze dell’ordine nelle sale e nei punti scommesse, per impedire il gioco dei minori. Entro sei mesi il ministero dell’Economia dovrà emanare soluzioni tecniche per bloccare l’uso di slot e videopoker ai minorenni, con l’uso di tessera sanitaria o codice fiscale. Un altro emendamento di Sarubbi (Pd) infine introduce la sospensione degli sfratti per chi è affetto da dipendenza patologica da gioco d’azzardo, per evitare che chi si gioca lo stipendio, invece di pagare l’affitto, finisca per mettere in mezzo alla strada la famiglia. Prevista l’istituzione di un fondo per la cura dei giocatori patologici. Sul fronte delle dipendenze, vietata anche la vendita di alcolici ai minori: il barista deve chiedere i documenti, se non lo fa rischia multe da 250 a 1.000 euro, se recidivo sanzione doppia e chiusura di tre mesi. No ai farmaci non autorizzati più economici. Due le modifiche approvate coi voti del Pdl e dell’Udc. La prima salva dall’abolizione i comitati etici di ospedali e istituti di ricerca: il governo proponeva l’istituzione di un solo comitato etico per regione, nominato dai governatori.L’altra norma - cancellata - permetteva l’uso di farmaci off label cioè non autorizzati per una patologia diversa da quella per cui erano nati, se costavano meno della metà di quello previsto, a patto che l’Aifa garantisse una sicurezza «non inferiore». «Un criterio già respinto dal Comitato nazionale di bioetica. E che lasciava spazio a rischiosi usi "creativi" – dice Eugenia Roccella (Pdl) – anche le prostaglandine, usate per l’aborto chimico, erano state sintetizzate per un uso diverso»,