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«Risarcire facendo ora del bene» C?è futuro dopo il carcere minorile

ALESSANDRA TURRISI sabato 14 maggio 2016
PALERMO «Mi raccomando, non perdete questa occasione, avete tutte le opportunità per ricominciare ». Il presidente del Senato, Pietro Grasso, guarda occhi negli occhi i ragazzi detenuti del carcere minorile Malaspina di Palermo e offre loro la sua storia di uomo delle istituzioni. «Per 43 anni, per una mia precisa scelta, ho fatto il magistrato, perché vedevo una Palermo piena di violenza e volevo fare qualcosa», dice in occasione dell’iniziativa 'Il valore delle Istituzioni nel recupero del disagio giovanile', insieme con l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, e il sindaco Leoluca Orlando. «Quanti detenuti, imputati, ho avuto modo di incon-trare, ma vi posso garantire senza mai da parte mia esprimere un giudizio morale, senza mai un giudizio etico, guardando sempre alla persona con la sua dignità – aggiunge Grasso –. Anche se aveva commesso un delitto non dimenticavo che dietro c’era una persona. Poi ho riscontrato che questo era un principio che aveva anche Giovanni Falcone». E monsignor Lorefice: «Vengo qui con molta semplicità, come servitore, non c’è altro modo per chi vuole impegnarsi nella cosa pubblica. Chi ha un ruolo istituzionale non può avere interessi personali o di gruppo, e questo vale anche per chi è vescovo». Un’occasione unica per una trentina ragazzi, che si sono macchiati di reati gravissimi e devono trovare dietro le sbarre una possibilità di riscatto. In mattinata, quegli stessi giovani ascoltano la parabola del padre misericordioso e la pagina evangelica della guarigione del lebbroso e ci ritrovano la loro vita allo specchio. Ci sono il segretario della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, e il biblista Alberto Maggi a parlare di misericordia. Loro sognano una vita diversa, fuori dalle sbarre, «magari trovando un lavoro per non avere più la testa sballata » dice per tutti Baldo. L’incontro, voluto dall’associazione Dialoghi e Profezia, è inserito nel percorso di recupero e reinserimento messo in campo dal direttore dell’Ipm Michelangelo Capitano e del direttore del Centro di giustizia minorile, Angelo Meli. La misericordia non vista come un colpo di spugna, ma con la consapevolezza che non tutto è finito, che si può coltivare la speranza per una vita diversa. «I nostri errori sono sempre penultimi davanti a Dio dice monsignor Galantino -. Ma pensate qualche volta al male che avete fatto agli altri. Si costruisce una vita diversa pensando a come fare per restituire qualcosa alle persone che avete danneggiato». © RIPRODUZIONE RISERVATA Palermo Il carcere Malaspina