La denuncia di Amnesty International. Per i migranti la Libia un inferno di crudeltà
L'orrore delle violenze subìte in Libia si ritrova nelle testimonianze dei profughi: Amnesty International ne ha raccolte circa novanta nei centri d'accoglienza della Puglia e della Sicilia. Storie che parlano di abusi da parte di trasportatori, trafficanti, gruppi armati e bande criminali. Almeno 20 delle persone intervistate da Amnesty International hanno riferito,inoltre, di episodi di violenza da parte della guardia costiera e nei centri di detenzione della Libia.Centinaia di migliaia di profughi - attualmente oltre 264.000, secondo l'Organizzazione internazionale delle migrazioni - si trovano in Libia, per lo più provenienti dall'Africa sub-sahariana, in fuga da guerre, persecuzione e povertà estrema e spesso in cerca di salvezza in Europa. Secondo l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, circa 37.500 sono i rifugiati e i richiedenti asilo registrati, la metà dei quali siriani. In tutto il Paese, lungo la rotta sud-nord, dal deserto ai porti del Mediterraneo, si è imposto un redditizio traffico di esseri umani.