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La ricerca. Crescono i residenti stranieri di fede cristiana: sono il 54%

Redazione Internet mercoledì 16 settembre 2020

Tavolata senza Muri del 2019

La maggioranza assoluta degli stranieri residenti in Italia è di religione cristiana. A confermarlo sono le elaborazioni della Fondazione Ismu - Iniziative e studi sulla multietnicità - sui dati dell'Istat e dell'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità (Orim).

Al primo gennaio 2020 i cristiani stranieri rappresentano infatti il 54,1%, oltre 2,9 milioni del totale dei residenti stranieri in Italia. Il dato è in aumento rispetto al primo gennaio del 2019 quando l'incidenza era del 53,6%.

Nel complesso gli stranieri residenti che professano la religione cristiana sono aumentanti di 97mila unità nel 2019, pari +3,4%, registrando un'inversione di tendenza rispetto all'anno precedente in cui c'era stato un calo di 145mila unità.

In particolare tra gli stranieri di fede cristiana, i più numerosi sono gli ortodossi che sono il 29,3%, poi ci sono i cattolici (20,1%) e gli evangelici (3,1%).

Dall'analisi emerge poi che gli stranieri musulmani rappresentano il 29,2%, circa 1 milione e 574mila del totale dei residenti stranieri al primo gennaio 2020. La loro presenza numerica risulta nel 2019 in leggero calo (-0,4%) facendo segnare una inversione nel trend registrato nel 2018 in cui i musulmani erano aumentati di 127mila unità (+8,7%).

In merito ai Paesi di origine, si stima che la maggior parte dei musulmani stranieri residenti in Italia a inizio di questo anno abbia cittadinanza marocchina (449.900). Seguono gli albanesi (205.300), i bangladesi (138.800), i pachistani (119.700) e i senegalesi (108.500).

Per quanto riguarda i cattolici stranieri, la maggior parte si stima che abbia cittadinanza rumena (217.500), seguono i filippini (153.400). Tra i cristiani ortodossi stranieri, al primo posto sempre i rumeni (963mila), seguiti dagli ucraini (217.600).