Attualità

Salute. Renzi: indice di natalità devastante

martedì 8 aprile 2014

Quando si parla di Sanità non "solo si parla di un settore della pubblica amministrazione", ma ad esempio significa parlare di "che tipo di attenzione immaginiamo alla maternità" in un Paese che ha "un indice di natalità devastante" ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo agli Stati generali della Salute. E' stato il ministro  Beatrice Lorenzin a tracciare gli scenari per il futuro. "Possiamo recuperare 900 milioni di euro per rifare i Livelli essenziali di assistenza Lea che sono fermi da 12 anni in Italia" ha detto, sottolineando la necessità di dare risposte anche per le malattie rare, le demenze e le patologie psichiche. Stop agli sprechi Non è più accettabile nessuno spreco neanche di un euro. In sanità - ha detto - sprecare è ancora più immorale che nel resto della pubblica amministrazione". Il ministro ha spiegato che dal servizio sanitario nazionale si possono recuperare risorse, ci sono ancora margini di efficientamento e ha lancaito un appello alle Regioni a un grande lavoro di rigore e serietà. "Ci stima cimentando sul patto per la Salute: dell'unico patto siglato, quello del 2009, sono rimasti lettera morta il 90% degli impegni". Un altro tema toccato dal ministro è quello dell'universalismo del sistema sanitario nazionale che "non è scontato per niente".

Renzi: sanità non vuol dire solo costi ma anche strategie "La sanità si collega oggi alle grandi sfide economiche del Paese. Se noi abbiamo un orizzonte ampio, possiamo renderci conto che parlare di Stati generali della salute in Italia non significa semplicemente affrontare un centro di costi, noi dobbiamo dire qual'è la strategia che abbiamo". Lo detto il premier Renzi intervenendo questa mattina agli Stati Generali della Salute, all'Auditorium Parco della Musica. "Fermo restando il bisogno di un'attenzione ai costi standard anche in questo settore", occorre che "il settore farmaceutico e della ricerca siano un punto di rifermento avanzato nel mondo", ha spiegato Renzi, evidenziando come occorra "sicuramente continuare con le politiche di attenzione ai costi che sono sacrosante e doverose, oltre ad essere un segno di grande uguaglianza verso i cittadini" ma contemporaneamente "dobbiamo dire che l'Italia è un Paese nel quale le idee e le innovazioni dei giovani ricercatori trovano terreno fertile, è un pezzo della scommessa occupazione del Paese". Per Renzi, il settore della sanità si collega quindi "con la vita di tutti i giorni". Santità, ha osservato il premier facendo alcuni esempio, vuol dire come "costruiamo le scuole", attenzione all'alimentazione con l'obesità che "è uno dei problemi che dobbiamo sicuramente combattere attraverso un'educazione all'alimentazione e alla qualità della vita diversa". Il premier ha quindi ribadito: "È bene sapere che quando si discute di sanità si discute di noi e si costruisce un pezzo d'Italia".