Attualità

Governo. Italicum, passa il super-emendamento

martedì 20 gennaio 2015
Italicum: dopo lo scontro aperto di ieri il premier accelera. Da Davos Renzi fa sapere che le cose non cambiano, nonostante la fronda interna al Pd. Il patto del Nazareno regge, si va avanti. I numeri ci sono nonostante i dissidenti. "Di fatto il percorso di cambiamento che l'Italia ha iniziato sta continuando, è giusto che sia così e noi non ci fermiamo. Poi ci sono polemiche, discussioni, è normale, ma non si molla di un centimetro", ha detto Renzi prima di entrare nel forum commentando la giornata amara di ieri. Renzi ha ricordato come anche ieri, nonostante le polemiche sulla legge elettorale, il lavoro sulle riforme non sia stato bloccato dall'impasse. "Le commissioni" in Parlamento "vanno avanti, ieri si è discusso sulla Pubblica amministrazione" ad esempio, ha spiegato il presidente del Consiglio ribadendo come, "di fatto il percorso di cambiamento che l'Italia ha iniziato sta continuando, è giusto e doveroso che sia così":In Senato passa il super-emendamento. La riforma della legge elettorale intanto inizia oggi la prova del voto. In un clima teso, il Senato comincia a votare l'Italicum. Verso le 12 l'aula ha bocciato l'emendamento al centro dello scontro, quello sottoscritto da 29 dissidenti del Pd contro i capilista bloccati. L'aula ha bocciato due emendamenti di Miguel Gotor alla legge elettorale, che puntavano a modificare la proporzione tra nominati ed eletti con il sistema delle preferenze, a favore di questi ultimi. Passato invece  l'emendamento Esposito, il cosiddetto "supercanguro" che recepisce gli accordi sull'Italicum e che, per come è scritto, fa decadere la maggior parte dei 48.000 emendamenti alla riforma elettorale.Renzi: nessun collegamento tra Italicum e Colle. "Adesso la legge elettorale è veramente a un passo. Quanto al Colle ho sempre sostenuto e continuo a sostenere che ci siano le condizioni per eleggere al quarto tentativo il presidente della Repubblica": Lo haaffermato Matteo Renzi parlando a Davos. "Vedremo chi ci vorràstare e chi no. Ma non c'è collegamento" tra la votazione per il Quirinale e l'Italicum. "Oggi", ha aggiunto il premier, "abbiamo messo un mattoncino in più nella costruzione delle riforme. Le abbiamo promesse, le stiamo facendo".Via libera definitivo il 27 gennaio. Dichiarazioni di voto e votazionefinale martedì prossimo, 27 gennaio. È l'obiettivo che si pongono governo e maggioranza per approvare l'Italicum al Senato, riferiscono a Palazzo Madama. Un timing che chiderebbe quindi la 'praticà prima della seduta comune del Parlamento, il 29, per eleggere il Capo dello Stato. La minoranza Pd attacca, ancora con Gotor: "Renzi doveva asfaltare Berlusconi invece stanno costruendo un'autostrada insieme". Nel pomeriggio riunione alla Camera sulle riforme. Tensioni anche in Fi con Fitto che assicura: "faremo il possibile per evitare che il partito muoia come piccola lista civica renziana".