Attualità

Visita del presidente del Consiglio. Renzi a Napoli: il Sud non è spacciato

mercoledì 14 maggio 2014
L'Italia non è "un problema per la Ue" e il Sud "non è spacciato" ma vanno usati meglio i fondi europei perché quello che se ne è fatto fino ad oggi "grida vendetta". Il premier Matteo Renzi è in visita a Napoli e prima in un incontro con le istituzioni locali, poi in un forum con il Mattino, affronta i problemi del Mezzogiorno, guardando anche alle elezioni europee: "Il Pd queste elezioni le vince. La volta scorsa, alle politiche, arrivò primo Grillo, secondo Bersani, terzo Berlusconi. Questa volta il podio sarà diverso", assicura Renzi, spiegando anche che le elezioni politiche ci dovrebbero essere alla scadenza naturale della legislatura. E aggiunge che "il Sud non è il problema dell'Italia, ma il Sud è il problema del Sud. Non ci vogliono alibi ma bisogna puntare sul capitale umano. Il governo c'è perché se perde qui perde la sfida Paese"."Il mancato uso di fondi che ci spettano dall'Europa - ha spiegato il premier - grida vendetta. Certo è meno di quanto noi diamo all'Europa ma se usassimo i fondi come ad esempio fanno i polacchi, non avremmo il deficit infrastrutturale nel Mezzogiorno". "In 20 anni - ha detto Renzi - si sono perdute occasioni oggettive e noi chiediamo l'impegno a lavorare insieme ma anche a intervenire direttamente noi" nel caso in cui le Regioni non sappiano usare i fondi Ue. "Non si può consentire a nessuno di non spendere o spendere male". E "in vista del determinante passaggio sulle europee - ha aggiunto - noi vogliamo smontare due considerazioni: che l'Italia sia il problema dell'Europa e che il sud sia il problema dell'Italia". Il premier ribadisce anche la posizione dell'Italia sui fondi europei: "Il giorno dopo le europee sia chiaro il mandato alla nuova Ue di garantire la possibilità di escludere dal patto i fondi di cofinanziamento o quelli di sviluppo e coesione che valgono 180 miliardi". "Le risorse ci sono, chi dice che non ci sono dice una bugia, l'Ue ci mette in condizioni di usarle anche se noi certo dobbiamo farci sentire di più". "La disoccupazione giovanile al Sud ha dati sconvolgenti ed è indicativo che dei 29936 iscritti al portale per accedere alla Garanzia Giovani la Campania sia la prima regione". La Garanzia Giovani però "è una soluzione tampone" e sul lavoro il governo è in prima fila. La lotta alla camorra, la scommessa per una cittadinanza diversa parte da qui #italiariparte" aveva twittato il premier prima del suo arrivo. "La scuola - ha detto poi durante la visita - è anche una frontiera contro la criminalità e dal 15 giugno apriremo i primi cantieri e saranno 10mila e sui siti istituzionali sarà possibile verificare lo stato di avanzamento dei lavori".In mattinata il premier ha visitato la scuola Parini nel quartiere periferico di Secondigliano. All'arrivo del presidente del Consiglio da un centinaio di persone sono partiti fischi misti ad applausi. Renzi si è avvicinato alla transenna che separava i manifestanti ed ha scambiato qualche parola con loro. Per Renzi poi dieci minuti di botta e risposta con i bambini della scuola, cui ha regalato la Costituzione. "Come si chiama questa scuola?", ha esordito Renzi. Poi ha aggiunto: "Mi hanno detto le mamme che qui spesso la strada è sporca per i bisogni dei cani. Ci deve essere chi pulisce e tocca al Comune, ma anche i cittadini devono fare la propria parte". Poi Renzi si è rivolto ai piccoli interlocutori, una cinquantina, ed ha chiesto: "Siete mai stati a Roma?". La risposta è stata: "Sì, abbiamo fatto 3 a 1", con il pensiero alla finale di Coppa Italia. "La prossima volta - ha replicato il premier - vi porto a vedere Palazzo Chigi".