Attualità

Il bimbo ucciso. Delitto di Ragusa, dubbi sulla ricostruzione

Alessandra Turrisi mercoledì 3 dicembre 2014
Il piccolo Loris è stato ritrovato morto coi pantaloni slacciati e senza slip e la sua sagoma non compare in nessuna delle immagini delle telecamere in cui viene filmata l’auto della madre nel percorso per accompagnarlo a scuola. Si aprono gli scenari più torbidi nel tentativo di trovare il movente e i responsabili dell’omicidio di Andrea Loris Stival, scomparso e ucciso sabato scorso a Santa Croce Camerina, nel ragusano. Gli investigatori lasciano aperte ancora tutte le piste e continuano a sentire una dopo l’altra le persone che potrebbero saperne di più. Fino a tarda sera, nella questura di Ragusa, c’era la mamma di Loris, Veronica Panarello, per chiarire alcuni aspetti del racconto fatto subito dopo la sparizione. Il bambino, infatti, non appare in nessuna delle immagini registrate dalle telecamere di Santa Croce Camerina finora visionate dagli investigatori e nelle quali, invece, si vede l’auto della madre con cui il piccolo sarebbe stato portato a scuola. La circostanza è stata confermata da fonti investigative, anche se le immagini non sononitide. È stato ascoltato anche un diciottenne vicino di casa del bambino, con cui pare andasse spesso in motorino. «Vagliamo tutte le posizioni, non escludiamo nessuna ipotesi e raccogliamo anche indicazioni informali» si è limitato a dire il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia, che non ha nascosto la sua irritazione per la scarsa collaborazione dei concittadini di Loris. «Abbiamo lanciato più segnali alla popolazione, ma non è arrivata alcuna segnalazione» ha detto. Una velata accusa di omertà che il sindaco Franca Iurato respinge: «Sono certa che la nostra comunità non è omertosa». Si aggiungono, dunque, tessere a un puzzle ancora scomposto. Il bambino sarebbe morto tra le 10 e le 10.30 di sabato, per strangolamento, quindi molto prima del ritrovamento, avvenuto nel pomeriggio in contrada Mulino Vecchio. Lo ha accertato il medico legale Giuseppe Iuvara incaricato dalla procura di Ragusa di eseguire l’autopsia. Il dirigente della Polizia scientifica della Sicilia orientale, Giusi Neri, ha confermato che il bambino «è stato trovato senza slip e coi pantaloni slacciati». Il che fa temere che ci possa essere stata una violenza sessuale, mai confermata finora dal procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia.  Ieri, in mattinata, «è stato trovato un paio di slip, che stiamo analizzando» sul marciapiedi vicino alla scuola. Fino al giorno prima non c’erano. Un’altra donna ha detto agli investigatori di averli visti sulla strada e di averli messi sul marciapiede. «Sono simili per colore a quelli che mancano al bambino – ha aggiunto – stiamo conducendo accertamenti. Fino a quando non verranno eseguiti gli esami del Dna sugli slip ritrovati non possiamo avere certezze». Peggiora la posizione di Orazio Tidone, l’uomo che ha ritrovato il corpo di Loris. È stato denunciato per detenzione di esplosivo, risalirebbe alla Seconda guerra mondiale. Nella sua casa polizia e carabinieri hanno sequestrato inoltre migliaia di munizioni da caccia e da guerra, tutte detenute illegalmente. La Procura di Ragusa lo ha denunciato in stato di libertà. Il prefetto di Ragusa Annunziato Vardè ha disposto per oggi la convocazione di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, con la partecipazione del sindaco di Santa Croce Camerina.