Attualità

Calabria. 18enne africano torturato sul barcone: amputate le gambe, gara di solidarietà

A.Ma. lunedì 26 dicembre 2016

Aruna sognava di riparare le moto, dal Burkina Faso ha inseguito il suo sogno sui barconi. Ma ha incontrato violenza e sopraffazione e in Italia ci è arrivato, ma in condizioni gravissime, tanto che i medici che lo hanno raccolto in Calabria hanno dovuto amputargli le gambe e ora tentano di salvargli almeno le braccia.

La storia di Aruna

A bordo del barcone Aruna, 18 anni, ha avuto un attacco di panico. Stava male, era spaventato. Gli scafisti gli hanno legato mani e piedi, talmente stretto da bloccargli la circolazione. E' arrivato prima in Sicilia, poi in Calabria, dove è stato ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

Le infermiere lo hanno adottato

All'ospedale le infermiere si sono prese cure di Aruna. «È un ragazzo coraggioso, per noi è come un figlio», racconta all'Ansa l'infermiera Maria Rosaria Costantino, che su Facebook ha postato un breve racconto dei sentimenti suscitati in lei dal ragazzo, arrivato in Italia completamente solo.


Così è stato aperto un conto corrente per coprire le spese che si renderanno necessarie nei prossimi mesi: protesi, riabilitazione. Per l'ospitalità una volta uscito dall'ospedale, c'è la onlus Piccola famiglia dell'esodo, con sede a Decollatura. «Uniamo tutte le nostre forze per questo ragazzo» ha detto padre Benedetto.