Attualità

Divorzio fai-da-te. Quello sprint per decreto: tra incoscienza e indecenza

venerdì 3 ottobre 2014
Lo stile è quello furtivo e volutamente lontano dai riflettori, già usato in altre occasioni (per esempio per il ddl sull’omofobia che si cercò di far passare in seduta notturna l’anno scorso). L’obiettivo è assestare un colpo all’istituto matrimoniale, inteso come la prima delle «formazione sociali » nelle quali «si svolge» la personalità dell’uomo (articolo 2 della Costituzione). E aprendo presumibilmente la strada a nuovi e irreversibili deragliamenti. Così, in una miscela di incoscienza e indecenza, settori del Pd, nonostante il parere contrario del loro stesso ministro, insistono a voler introdurre il cosiddetto 'divorzio breve' nel decreto legge sulla giustizia civile, già gravato di norme ad altissimo rischio civile e costituzionale sul 'divorzio facile'. Fermarsi e ragionare, alla luce del sole, è il minimo che si possa esigere.