Attualità

Roma. Renzi al Pse: diritti sociali al primo posto

sabato 1 marzo 2014
"È un giorno speciale, molto importante per il nostro movimento e per tutta la nostra comunità. Voglio salutare Pierluigi Bersani e Piero Fassino", ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi ricordando il percorso che, dal Pds ai Ds, ha portato fino al Pd, durante il suo intervento al congresso Pse.Renzi ha poi fatto riferimento a Roma, città che ospita il congresso, e che è stata al centro di accese polemiche per la decisione del Governo di ritirare, in seguito all'istruzione o annunciato da M5S e Lega, il dl Salva Roma: "La città della grande bellezza, e utilizzo questa definizione non  a caso in queste ore, deve richiamare a una grande responsabilità: deve essere per noi, non solo il riconoscimento del passato, ma la necessità di dare risposta al punto che compare nel manifesto" del congresso: ossia, "i diritti sociali non devono passare in secondo piano rispetto alla stabilità economica".APPROVATO MANIFESTO IN DIECI PUNTIIl congresso del Pse, riunito a Roma per lanciare fra l'altro la candidatura del presidentedell'Europarlamento Martin Schulz a presidente della Commissione Ue ha approvato all'unanimità un 'manifesto' in dieci punti, con al primo posto il tema del lavoro. Questo il documento:  1) occupazione al primo posto: con 27 milioni di disoccupati in Europa, il Pse vuole una"ambiziosa politica industriale", sostegno all'economia sociale, promozione di tecnologie verdi e tutele per i lavoratori, con la fine del dumping sociale, parità di salario per pari lavoro e un "decente salario minimo attraverso l'Europa"; 2)  far ripartire l'economia: andare verso "innovazione, ricerca, formazione e una politicaintelligente di reindustrializzazione" per ottenere "maggior spazio di manovra per gli investimenti nei bilanci nazionali", ma anche un maggior coordinamento delle politiche economiche e fiscali, con priorità alla lotta contro l'evasione fiscale; 3) settore finanziario al servizio del cittadino e dell'economia reale: nuove regole per ilsettore bancario, limiti per i bonus ai banchieri e l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie; 4) Europa sociale: una Unione che "non lasci nessuno indietro"; 5) una Unione di uguaglianza e di diritti delle donne: parità e combattere razzismo, sessismo e omofobia; 6) Unione delle diversità: rispettare i diritti e gli obblighi di ciascuno, libertà di movimento per i cittadini e "vera solidarietà" fra i Paesi membri; 7) una vita sana e sicura per tutti: tutelare il diritto dei cittadini europei a disporre di alimenti sani, prodotti sicuri e di vivere in un ambiente sicuro;  8) maggiore democrazia e partecipazione "completamente democratica"; 9) un'Europa verde: l'Ue deve riacquistare il ruolo di leader mondiale nella protezione della natura e delle risorse naturali; 10) promuovere il ruolo dell'Europa nel mondo.