Attualità

Confronto. Dignità, formazione, futuro: da Pistoia riflessione sul mondo del lavoro

Michael Cantarella martedì 23 ottobre 2018

Foto archivio Ansa

Il cambiamento del mondo del lavoro e la necessaria ripartenza del dibattito politico sui temi dell’economia reale e del lavoro e sull’impegno dei cattolici in politica, sono stati i temi toccati nell’incontro, voluto dalla diocesi di Pistoia, intitolato “Fa che non manchi mai a nessuno il pane e il lavoro”, con Enrico Letta, Enrico Giovannini e monsignor Filippo Santoro, vescovo di Taranto.

“L’innovazione e la creatività sono state il motore dello sviluppo di questo paese – ha affermato l’ex premier – e queste qualità le ritrovo ogni giorni nei miei studenti. Se li guardo vedo soltanto un grande futuro per l’Italia e per l’Europa – ha affermato Letta – e noi abbiamo la responsabilità di garantire loro una formazione di alto livello per affrontare al meglio le sfide del prossimo futuro.

Enrico Giovannini – portavoce Asvis - associazione nata due anni e mezzo fa per diffondere la cultura della sostenibilità e la conoscenza dell'Agenda 2030 – ha segnalato che anche negli ambiti in cui si registrano miglioramenti, a meno di immediate azioni concrete e coordinate, sarà impossibile rispettare gli impegni presi dal nostro Paese. «Ciò che manca - ha spiegato Giovannini - è una visione coordinata delle politiche per costruire un futuro dell'Italia equo e sostenibile. Il confronto tra le forze politiche nelle ultime elezioni non si è svolto intorno a programmi chiari e con un orientamento in tal senso. Come Asvis - ha continuato - stiamo proponendo al governo almeno due misure urgenti, e a costo zero: introdurre lo sviluppo sostenibile tra i principi fondamentali della nostra Costituzione e trasformare il Cipe in Comitato Interministeriale per lo Sviluppo Sostenibile. «Senza un’attenzione all’ambiente che ci ospita – ha ricordato – non potrà esistere un futuro di prosperità per nessuno».

“Dobbiamo riscoprire un rapporto diverso con il lavoro e con i lavoratori – ha affermato monsignor Santoro – rimettendo al centro la persona e la sua dignità, addirittura prima di qualsiasi altra istanza, sia essa economica o tutela dei diritti. Il vescovo ha ricordato le parole pronunciate da Paolo VI nel corso della messa della notte di Natale del 1968, celebrata all’allora Italsider di Taranto: «Montini affermò che la Chiesa non condivide le passioni classiste, quando queste esplodono in sentimenti di odio e in gesti di violenza; ma la Chiesa riconosce, sì, il bisogno di giustizia del popolo onesto, e lo difende, come può, e lo promuove. E aggiunse: non di solo pane vive l’uomo, dice la Chiesa ripetendo le parole di Cristo; non di sola giustizia economica, di salario, di qualche benessere materiale, ha bisogno il lavoratore, ma di giustizia civile e sociale».