Attualità

INCHIESTA. Enav-Finmeccanica è bufera giudiziaria

Marco Iasevoli venerdì 26 novembre 2010
Nebbia e foschia nei cieli del Belpaese. I vertici di Enav spa e gli amministratori di otto società legate alle commesse dell’ente nazionale di assistenza al volo sono indagati per corruzione e reati fiscali. Nomi e accuse che pesano. L’ad di Enav, Guido Pugliesi, è sospettato di aver intascato tangenti, mentre al presidente Luigi Martini vengono addebitate irregolarità tributarie. Indagata, per reati fiscali e corruzione, anche Marina Grassi, moglie del leader di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini e numero uno di Selex, società leader nel settore radar, difesa e protezione del territorio, controllata al 100 per cento dal colosso industriale a partecipazione pubblica (il 30 per cento del capitale è in mano al Tesoro). Il pm di Roma Giancarlo Capaldo ipotizza l’esistenza di un vero e proprio "sistema" che dal 2005 a oggi avrebbe permesso a Selex di vincere appalti Enav senza gara. La società di Marina Grassi e la varie subappaltanti, poi, attraverso "sovrafatturazioni" (gonfiando cioè i costi sostenuti) avrebbero alimentato fondi neri e tesoretti per pagare tangenti. E accertamenti avrebbero mostrato giri di denaro sospetto finiti nei conti di Pugliesi.Il gruppo Finmeccanica non risulta al momento nel cuore del presunto "sistema", tuttavia spicca la presenza tra gli indagati di Lorenzo Cola, ex consulente esterno del gruppo, e del commercialista Marco Iannilli. Entrambi sono chiamati in causa da questa indagine per i loro ruoli in Arc trade, un’altra delle società che riceveva subappalti da Selex. Per i magistrati potrebbero essere addirittura gli architetti del giro di soldi. Ma il loro nome richiama soprattutto alle inchieste sul maxi riciclaggio Fastweb-Sparkle da 2 miliardi di euro e sull’acquisto da parte di Gennaro Mokbel, con 8 milioni "neri", del 49 per cento di Digint (partecipata al 51 per cento di Finmeccanica). Per queste accuse Cola è in carcere e Iannilli ai domiciliari. Inoltre, a rafforzare l’idea che Finmeccanica possa entrare con maggiore peso nei faldoni dei pm, piazzale Clodio ha messo nel mirino, sempre per incarichi ricoperti nelle società subappaltanti, anche Lorenzo Borgogni, direttore delle relazioni esterne del colosso. D’altra parte nei giorni scorsi era filtrata la notizia che ci fosse un apposito filone su fondi neri del gruppo aerospaziale, fatto che al momento non ha trovato riscontri negli inquirenti e che è stata duramente smentita da Guarguaglini.La giornata nera di Enav inizia all’alba. Finanzieri e carabinieri del Ros perquisiscono la sede romana, ed entrano negli uffici di otto società: Selex, Print Sistem (amministratore Tommaso di Lernia), Arc Trade, Technosky (controllata Enav), Aicom, Simav, Renco, Auxilium trade. Gli indagati, diranno in giornata gli inquirenti, sono più di una decina, e anche le loro abitazioni sono state oggetto di accertamenti e rilievi. I militari vanno a caccia di fatture che proverebbero costi gonfiati, fondi neri e giri di mazzette. Lo spunto viene dagli appalti per la realizzazione della torre di controllo dell’aeroporto di Napoli e dei sistemi radar dell’impianto di Palermo. Selex avrebbe ricevuto l’incarico senza regolare gara, per poi spartire la torta con le altre aziende del giro. Sarebbero una decina i lavori commissionati e gestiti fuori dalle regole negli ultimi cinque anni. La maxi operazione rientra nel fascicolo gestito dal pm Paolo Ielo, che da tempo ha messo gli occhi sul rispetto delle norme fiscali da parte di Enav. Ma c’è anche un secondo plico riguardante l’ente, ed è sulla scrivania del magistrato Emanuele Di Salvo. Riguarda l’acquisto del ramo di azienda Vitrociset, e nasce dalle dichiarazioni di un ex dipendente dei controllori del traffico aereo.Mentre infuria la battaglia politica, con Berlusconi che difende Finmeccanica, il Pd che invita ad attendere il lavoro della magistratura e l’Idv che chiede a Tremonti di rendere conto della situazione, gli indagati muovono i primi passi difensivi. «Sono certo di poter dimostrare la mia innocenza – dice Guido Pugliesi, l’accusato numero uno –, assicuro la più ampia collaborazione alla magistratura». Selex ribadisce «l’assoluta correttezza» dei propri rapporti con Enav. L’ente, infine, per calmare ogni preoccupazione circa il traffico aereo, «assicura la piena operatività dell’azienda e dei suoi servizi».