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GOVERNO E FISCO. Passera: non c'è spazio per altre tasse Il ponte di Messina non è una priorità

martedì 19 giugno 2012
​ Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, esclude margini di intervento per fare un'imposta patrimoniale o "un'altra grossa tassa" dopo che la manovra correttiva di dicembre ha alzato l'imposizione sugli immobili attraverso l'Imu. "La fiscalità introdotta nel corso del Salva Italia ha l'obiettivo di mettere una tassa chiara e trasparente sui patrimoni immobiliari cercando di ridurre l'impatto al massimo sulle proprietà immobiliari più ridotte, quindi una forma di patrimoniale coerente con la situazione attuale. Non credo personalmente che un'altra grossa tassa oggi sia qualcosa da fare. Il peso fiscale è già molto elevato, non vediamo e non vedrei spazio per ulteriori interventi", ha detto Passera intervenenendo a una trasmissione radiofonica. Il ministro ha confermato l'obiettivo assunto dal governo di trovare, attraverso la spending review, risorse sufficienti per sterilizzare l'aumento dell'Iva previsto dal prossimo ottobre, ma ha mostrato cautela sulla capacità del governo di ridurre il carico fiscale."Ridurre le tasse a quelli che le pagano è l'obiettivo che abbiamo. Non è pensabile nel breve", ha detto Passera aggiungendo che per abbassare il prelievo tributario bisogna prima ridurre l'evasione e stimolare la crescita economica creando le condizioni per avere più gettito.«IL PONTE SULLO STRETTO NON È UNA PRIORITÀ»Il Ponte sullo stretto di Messina non è una priorità. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, parlando a Radio Anch'io su Radiouno Rai. "Non c'è una scelta definitiva, io non lo considero tra le infrastrutture prioritarie a cui dedicarci", ha sottolineato.