Attualità

Parolin inaugura nuovi laboratori al Bambin Gesù

Vito Salinaro martedì 21 ottobre 2014
​Il valore scientifico e gli investimenti per l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù non siano disgiunti dalla vocazione storica del nosocomio, perché «il grado di civiltà di una società si misura soprattutto dalle attenzioni che essa riserva e per le energie che spende a favore delle categorie più deboli». Così il Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha voluto sottolineare la “mission” del polo ospedaliero della Santa Sede che oggi è stato ampliato dall’apertura dei nuovi laboratori di ricerca, estesi su 5.000 metri quadrati, nella struttura di San Paolo fuori le Mura. Un investimento di 26 milioni di euro è servito ad attrezzare la struttura con le più moderne tecnologie per le indagini genetiche e cellulari. Approntata anche una Officina farmaceutica - unica nel Centrosud Italia per dimensioni e capacità di sviluppo - per la produzione su larga scala di di terapie avanzate. Sono 150 i nuovi ricercatori impegnati nei laboratori. Si occuperanno di genetica e malattie rare, di malattie multifattoriali e caratteri complessi, di quelle oncoematologiche, di immunoterapia e di farmacoterapia.«Se l’Ospedale Bambino Gesù - ha detto Parolin - è un’azienda che deve funzionare in modo virtuoso, è importante soprattutto che esso realizzi in primo luogo la sua missione di essere una straordinaria opera di carità del Papa» e diventi «una istituzione sempre più esemplare sotto tutti i profili», un modello «di serietà professionale, di trasparenza, di accoglienza umana e cristiana, un ambiente dove tutti si sentano protagonisti e, se necessario, anche disposti ad accettare sacrifici per il bene dei piccoli pazienti».Dal canto suo, il presidente dell’Ospedale, Giuseppe Profiti, ha parlato di un e che . Non è un caso che la produzione scientifica del polo pediatrico, negli ultimi 5 anni, sia raddoppiata.