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Il punto sulla pandemia. Covid-19, tutti i parametri in calo, «ma restiamo vigili»

Redazione Interni sabato 4 giugno 2022

I dati sulla pandemia sono buoni ma il governo vuole completare il ciclo vaccinale per chi non ha ancora fatto la terza dose

Nonostante un bollettino “sballato”, legato al crollo fisiologico nei giorni festivi (come il 2 giugno) e al fatto che sempre in questi giorni non ci sono dimissioni negli ospedali, il quadro dell’epidemia da coronavirus nel nostro Paese – fotografato ieri come di consueto dal monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute – resta ampiamente sotto controllo.

Scende ancora l’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi di Covid-19, passando a 207 ogni 100mila abitanti di questa settimana da 261 del periodo 20 - 26 maggio. E diminuisce anche l’Rt medio, che tra il 10 e il 23 maggio è stato pari a 0,82, rispetto alla rilevazione della settimana precedente (0,86). Migliora anche la situazione dei ricoveri: il tasso di occupazione in terapia intensiva scende in una settimana dal 2,6% al 2,3%, mentre nelle aree mediche scende dal 9% al 7,1%. Solo in Calabria i ricoveri nei reparti ordinari superano la soglia del 15% (16,8%), mentre nelle rianimazioni tutte le regioni sono ben al di sotto del 10%, con valori che variano dal 5,1% del Molise allo zero di Basilicata e Valle d’Aosta. Il monitoraggio indica inoltre che solo Lombardia e Puglia sono classificate a rischio moderato, mentre tutte le altre rientrano in una valutazione di un rischio basso.

In calo anche i casi e i decessi nelle ultime 24 ore. I primi sono stati 9.429 contro i 17.193 di giovedì, individuati tuttavia con appena 70.689 tamponi: ecco perché, nello spazio di un giorno, il tasso di positività s’è impennato dal 9,5% al 13,3%. Le vittime sono state invece 40, 39 in meno rispetto al 2 giugno.

Attualmente sono 225 i pazienti in terapia intensiva – uno in meno –, nei reparti ordinari sono ricoverate 4.644 persone, 55 in più. A livello europeo, le mappe aggiornate dell’Ecdc indicano che Lombardia (dove i casi sono ai minimi, ieri il tasso di positività s’è fermato al 7,5%), Piemonte e Valle d’Aosta passano al rosso, mentre il resto d’Italia rimane in fascia rosso scuro. A circolare in tutta Europa, indica uno studio del Robert Koch Institute di Berlino, al momento è ancora soprattutto la sottovariante Omicron BA.2, più contagiosa della sorella BA.1 ma entrambe meno aggressive di Delta. La Francia, intanto, registra un’improvvisa risalita dei contagi (dal 6% al 20% negli ultimi sette giorni) dopo settimane di continua discesa.

Per il direttore della Prevenzione del ministero, Gianni Rezza, è importante «guardare con un occhio vigile a ciò che accade in altri Paesi in modo da poter intervenire tempestivamente qualora fosse necessario». Nonostante il virus stia allentando ulteriormente la morsa in Italia, l’Iss insiste sull’importanza di completare i cicli vaccinali. E proprio sull’evoluzione della campagna il sottosegretario alla Salute Sileri ha sottolineato che «dobbiamo prepararci a settembre e ottobre completando le terze dosi (oggi siamo a due terzi della popolazione coperti ndr) e le quarte dosi per coloro che hanno le fragilità».