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Maltempo. Bomba d'acqua a Palermo, giallo sui dispersi

Redazione Internet mercoledì 15 luglio 2020

Due persone sono morte annegate in un sottopasso di viale della Regione a Palermo, allagato per la bomba d'acqua caduta in città. Erano in un'auto, sommersa dalla pioggia, che è rimasta blocca in strada. Sul posto i sommozzatori dei vigili del fuoco

Auto che galleggiano per le strade trasformate in fiumi, automobilisti che scendono di corsa dalle vetture portando in braccio i bambini più piccoli e abbandonando i mezzi che l'acqua porta via. Ma anche persone costrette a mettersi in salvo nuotando in piena città. Sono alcune delle scene avvenute a Palermo per la bomba d'acqua caduta sulla città. Sono molti i video pubblicati sui social network che mostrano le immagini dell'accaduto.

Sul posto i sommozzatori dei vigili del fuoco che sono intervenuti per recuperare eventuali vittime, che al momento non ci sarebbero. Non sono arrivate nemmeno denunce per persone non rientrate a casa nella notte.

Sulla presunta scomparsa di due persone travolte dalla furia dell'acqua che si sarebbero rifugiate in auto ancora non ci sono conferme, nonostante all'inizio le primissime agenzie di stampe li considerassero le prime due vittime della bomba d'acqua di Palermo. Va ricordato inoltre che le informazioni sulla tragedia sono in divenire e potrebbero ancora modificarsi.




Un vigile del fuoco davanti al sottopasso allagato che si è trasformato in una trappola mortale per due persone - Ansa

Il temporale ha funestato l'Isola da occidente a oriente, ma la bomba d'acqua che si è abbattuta su Palermo nel primo pomeriggio non ha lasciato scampo per circa tre ore consecutive, intercalata solo da brevissimi cali d'intensità. Le prime notizie registravano allagamenti in negozi e abitazioni dei piani bassi, poi il soccorso di alcuni automobilisti in via Imera, da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco.

Poco dopo due fratellini, il più piccolo di soli nove mesi, sono stati portati in ospedale per ipotermia: erano in auto coi genitori, anche loro in quel punto maledetto della città.

L'acqua ha invaso le strade del capoluogo siciliano - Ansa

Non succedeva dal 1790. Tanta acqua quanta ne cade in un anno​

«Oltre un metro di pioggia è caduta oggi a Palermo in meno di 2 ore. La pioggia più violenta nella storia della città almeno dal 1790, pari a quella che cade in un anno. Una pioggia che nessuno, nemmeno i meteorologi che curano le previsioni nazionali, avevano previsto, tanto che nessuna allerta di Protezione civile era stato emanata per la nostra città». Lo dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
«Se l'allerta fosse stata diramata, sarebbero state attivate le procedure ordinarie - aggiunge - che, pur nella straordinarietà degli eventi di oggi, avrebbero potuto mitigare i rischi. Ma non è il momento della polemica che lascio ad altri, anche perché so bene che la protezione Civile opera con grande professionalità basandosi su delle previsioni meteorologiche fatte da altri e che oggi evidentemente nessuno poteva fare con accuratezza».

Quanto è avvenuto deve spingerci ancora di più ad una profonda riflessione - conclude - e a fare nostre le parole di ieri del nostro arcivescovo sul modello di sviluppo che sempre più sta alterando il rapporto fra l'uomo e l'ambiente e il clima del nostro pianeta. In queste momenti tutta la macchina comunale è impegnata per affrontare questa emergenza non annunciata al massimo dell'impegno e della professionalità mentre attendiamo con apprensione che i vigili del fuoco ci diano notizie sulle persone che ancora al momento risultano disperse e siamo vicini ai loro familiari».

Palermo colpita da un nubifragio - Ansa

A parte le solite, inutili e strumentali, polemiche politiche immediate, occorre registrare il commento del governatore siciliano Nello Musumeci che, dopo avere espresso "rabbia e dolore", ha affermato che tragedie come questa dimostrano che vanno ripensate le politiche di prevenzione e salvaguardia del territorio, "ce lo impone il mutamento climatico e la responsabilità del ruolo di chi amministra".

Il meteorologo: ecco cosa è successo​

Su Palermo, spiega il meteorologo di 3bmeteo.com, Edoardo Ferrara, sono caduti in alcuni punti fino a 125 millimetri d'acqua. «Si è trattato di un violento temporale - continua l'esperto -, detto "autorigenerante", perché anziché transitare continua ad alimentarsi in loco scaricando impressionanti accumuli di pioggia sempre sulle stesse zone». Siamo di fronte ad «accumuli giornalieri assolutamente storici per il mese di luglio, solitamente il più stabile dell'anno», che hanno anche fatto «crollare la temperatura sotto i 20 gradi centigradi».

«Questo fenomeno hapreso vita grazie al passaggio di una modesta, ma insidiosa, saccatura atlantica sulla Sicilia, responsabile tra l'altro dei forti temporali anche tra messinese e catanese, e ha trovato energia anche grazie alla presenza di aria calda e umida al suolo. Tra l'altro su Palermo - osservano da 3bmeteo.com - sono andati a confluire i venti umidi dal mare con quelli più caldi dall'entroterra, esaltando ulteriormente la fenomenologia».

Rovesci e temporali di forte intensità hanno colpito Catania e provincia, sebbene non paragonabili a quelli di Palermo, con punte di oltre 20-30mm e anche grandinate. Ulteriori focolai temporaleschi hanno preso vita su Madonie, Nebrodi, Messinese tirrenico e nell'Ennese.