Attualità

Covid. In Africa vaccini solo per una persona su 8, appello alla Ue: stop ai brevetti

lunedì 6 dicembre 2021

In Africa mancano i vaccini. Un fatto che facilita la diffusione del virus del Covid-19 anche sotto forma di nuove varianti

Il rifiuto delle aziende farmaceutiche di condividere scienza e tecnologia e la mancanza di azione da parte dei Paesi ricchi, per garantire l’accesso ai vaccini a livello globale, hanno generato le condizioni ideali per la diffusione di nuove varianti come Omicron”.

È quanto denunciano Oxfam e Emergency, membri della People’s vaccine alliance (Pva), e riportato dall'Agenzia Sir, ad un anno dalla somministrazione della prima dose del vaccino Pfizer/BioNTech nel Regno Unito. Da allora sono state vaccinate oltre tre miliardi di persone. Tuttavia, mentre Paesi come Italia, Regno Unito e Canada hanno acquistato dosi sufficienti per vaccinarecompletamente la loro intera popolazione, in Africa sub-sahariana con l’attuale quantità di dosi disponibili è possibile vaccinare solo 1 persona su 8.

L’appello alle aziende farmaceutiche e ai Paesi ricchi a cambiare rotta prima che sia troppo tardi, prevede: “l’approvazione immediata della sospensione alle norme sulla proprietà intellettuale per porre fine al controllo monopolistico delle aziende farmaceutiche su vaccini, test e trattamenti Covid-19”; “il riconoscimento di tutti i vaccini come beni pubblici globali, comprese le nuove versioni che potranno essere progettate per combattere la variante Omicron; la condivisione di ‘ricette’ e know-how con i produttori di tutto il mondo tramite l’Organizzazione mondiale della sanità”.

In una dichiarazione inviata nei giorni scorsi ai negoziatori dell’Unione europea e agli Stati membri, la Pva, assieme ad altre 170 associazioni, Ong e sindacati, ha criticato l’opposizione dell’Unione europea alla
sospensione temporanea delle regole riguardanti la proprietà intellettuale.

“La posizione dell’Ue è una minaccia per tutti noi – affermano Oxfam ed Emergency –. Durante l’ultima settimana la Norvegia si è unita agli oltre 100 Paesi che sostengono la sospensione dei brevetti. Nel frattempo però, il presidente Emmanuel Macron ha ritirato l’adesione iniziale della Francia, una decisione assurda quanto pericolosa data l’emersione di una nuova variante. Mentre dal canto suo l’Italia continua a nicchiare, senza assumere una posizione netta sulla questione nonostante il Parlamento italiano, così come quello europeo, a più riprese abbia chiesto al governo di sostenere la sospensione dei brevetti”.