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La scissione nel Pd. Progressisti e democratici: ecco il nuovo soggetto politico

Redazione internet sabato 25 febbraio 2017

Da sinistra, Arturo Scotto, Roberto Speranza, Enrico Rossi, Massimiliano Smeriglio, alla presentazione del Movimento Democratici e Progressisti (Ansa)

Il dado ormai è tratto. I fuoriusciti della minoranza Pd insieme ad alcuni esponenti di Sinistra italiana hanno lanciato il nuovo soggetto politico: con la conferenza stampa di lancio tenuta da Roberto Speranza, Enrico Rossi ed Arturo Scotto, nasce Articolo 1- Movimento Democratici e progressisti. La location è la sala conferenze della nuova Città della scienza, nel cuore del quartiere Testaccio a Roma. Non un partito ma la costituente di un rinnovato centrosinistra che non rinuncia al progetto di una grande forza che sia anche stimolo affinché il Pd fermi la sua deriva neo-centrista. Non una ridotta rossa, per dirla con Roberto Speranza, ma una forza di governo che vuole riconnettere il popolo al centrosinistra e che ha come priorità il lavoro e le giovani generazioni. Non c'erano stamattina, Massimo D'Alema, impegnato in Umbria, e Pier Luigi Bersani, tornato nella sua Piacenza. Lunedì si riuniranno i senatori che aderiscono al movimento e lo stesso faranno i deputati. Sono tredici circa a Palazzo Madama e una quarantina alla Camera.

Martedì, poi, con ogni probabilità, la conferenza stampa che presenterà la nascita dei nuovi gruppi le cui dinamiche parlamentari - ha osservato ancora l'ex capogruppo del Pd a Montecitorio - nasceranno dal progetto politico che oggi stiamo presentando. In linea di massima,dunque, sostegno al governo Gentiloni le cui politiche la nuova forza mira anche a condizionare intanto con le richieste di uno stop subito ai voucher del Jobs act e quella di una data certa per i referendum sul lavoro chiesti dalla Cgil. "Si parte dal noi e non dall'io" spiega Speranza annunciando una battaglia per costruire un nuovo centrosinistra libero da smanie autoreferenziali e dalla ricerca spasmodica di un leader che rappresenta se stesso e tutti. Nessuna questione di nomine anche per i prossimi capogruppo in una giornata che è importante, viene sottolineato, anche per sciogliere i dubbi dei titubanti.


Speranza sottolinea che ci sono state troppe fratture fra un pezzo del popolo di centrosinistra e chi lo rappresenta. Indica nel "'ciao né un'offesa inaccettabile" e lascia la parola agli altri protagonisti. "Non è un moderatismo centrista né di destra né di sinistra che ci potrà salvare" sottolinea il presidente della Regione Toscana,Enrico Rossi, che si rivolge a coloro che sono rimasti nel Pd per chiedere se siano disposti solo a fare una conta o se siano disposti a battersi sui contenuti. Perché è sui contenuti che il nuovo movimento vuole dare battaglia. Il vero nemico resta il populismo della destra che si batte costruendo un nuovo centrosinistra. "È finita l'epoca dei rimpianti ed è arrivato il momento di mettersi in cammino", sostiene per parte sua l'ex capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera, Arturo Scotto, che chi osa "Lo faremo a testa alta perché siamo portatori dei valori sani che affondano nella Costituzione".