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Virus Fase 2. Bonus baby sitter e congedi parentali, ecco il nuovo decreto

Alessia Guerrieri sabato 2 maggio 2020

L’obiettivo sarà aiutare le imprese, con sostegni al reddito, ma anche i lavoratori con lo stop ai licenziamenti per cinque mesi complessivi e cassa integrazione. Come pure le famiglie in difficoltà per cui arriva il reddito di emergenza che potrà cumularsi al reddito di cittadinanza, mentre per i più piccoli aumenta il bonus baby sitter e i giorni di congedo parentale per i genitori. D’altronde le famiglie italiane in questi mesi si sono trovate a rimodulare la propria quotidianità e lo dovranno fare anche in futuro per l’impossibilità per i ragazzi di andare a scuola in presenza fino a settembre. È nel complesso un pacchetto di 44 norme quello contenuto in una prima bozza del decreto con le nuove misure anti-coronavirus che il governo ha messo a punto e che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri entro metà settimana. Almeno questo ha assicurato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che lunedì sarà davanti alla commissione Finanza e Attività produttive della Camera insieme al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli proprio per illustrare i contenuti del decreto Aprile, ora diventato Maggio per l’annullamento del Cdm del 30 aprile. Anche se da Palazzo Chigi sostengono che la bozza che da questa mattina ha iniziato a circolare è ormai superata, soprattutto su alcuni interventi, ecco le novità che contiene.

Reddito d’emergenza. Tra gli interventi più attesi c’è proprio l’introduzione del nuovo Rem (reddito di emergenza), un sostegno da 400 fino ad 800 euro in base ai componenti del nucleo familiare per tre mensilità a partire da maggio, che può essere richiesto entro luglio. Può accedervi chi ha un Isee fino a 15 mila euro e può integrare il Reddito di cittadinanza (Rdc). Novità anche per questo strumento, cavallo di battaglia di M5s, per cui viene alzata la soglia dell’Isee a 10 mila euro (da 9.360 euro) e del patrimonio immobiliare a 50 mila euro (da 30 mila), allargando di fatto la platea.

Licenziamenti. Una conferma invece arriva dal fronte licenziamenti individuali e collettivi per motivi economici, con lo stop per altri 3 mesi (dall’inizio dell’emergenza insomma 5 mesi). Una misura già annunciata nei giorni scorsi dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. Visto che il decreto Cura Italia già prevedeva lo stop ai licenziamenti di 2 mesi, fino cioè a metà maggio, con la bozza di decreto attuale questo stop si prolunga fino a metà settembre. Nel dl anti-coronavirus in più è previsto che chi a inizio emergenza ha licenziato per «giustificato motivo» potrà ritirare il recesso facendo contestualmente richiesta di Cig in deroga dalla data del licenziamento, a prescindere dal numero di dipendenti dell’impresa. In più, viene sospesa fino al 31 agosto la norma del decreto dignità che impone ai datori di lavoro un contributo addizionale dello 0,5% sui rinnovi dei contratti a tempo determinato.

Ammortizzatori sociali. Nel testo vengono confermati molti degli interventi del decreto di marzo, allungando di altre 9 settimane (fino al 31 ottobre, tranne che per gli agricoli fino a fine anno) la cassa integrazione ordinaria e in deroga, con un costo stimato per le casse dello Stato circa 13 miliardi. Si rifinanziano anche i Fondi di solidarietà, in primis artigianato e lavoro somministrato, con una dote aggiuntiva di 1 miliardo.

Autonomi. Tra le altre novità per i professionisti l’aumento del bonus partite Iva che rimane a 600 euro ad aprile ma sale a 1000 euro a maggio, tuttavia solo per chi ha subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019.

Congedi parentali. Per aiutare i genitori che lavorano e da domani potrebbero tornare in ufficio con le scuole ancora chiuse, vengono previsti altri 15 giorni di congedi speciali e se ne potrà usufruire fino a settembre. Dunque dal 5 marzo diventano 30 i giorni di congedo straordinario e anche questi nuovi 15 giorni scattano per figli fino a 12 anni e sono retribuiti al 50 per cento.

Bonus baby sitter. Sempre nella bozza di dl, in alternativa ai congedi straordinari, si proroga anche il bonus baby sitter: arrivano quindi altri 600 euro che potranno servire anche a pagare l'iscrizione ai servizi integrativi per l'infanzia, inclusi i centri estivi. Perciò il bonus diventa di 1200 euro che possono arrivare a 2000 per medici ed operatori sanitari.

Detrazioni fiscali. Tra gli interventi per le famiglie anche la detrazione fiscale fino a 300 euro per i centri estivi dei figli under 16 anni, ma pare solo per le spese sostenute da contribuenti con reddito complessivo non superiore a 36mila euro.

Colf e badanti. In arrivo pure novità per i lavoratori domestici, dopo le polemiche per essere una delle categorie escluse dal precedente decreto. Per loro un bonus da 400 euro per i mesi di aprile e maggio, a patto che alla data del 23 febbraio avessero in essere uno o più contratti fino a 20 ore settimanali. Per i collaboratori domestici con contratti oltre questa soglia, invece, è riconosciuta per i mesi di aprile e maggio 2020 un’indennità mensile pari a 600 euro (solo se non sono conviventi).