Attualità

LE PROTESTE IN VAL DI SUSA. No Tav, due ex terroristi tra gli arrestati per gli scontri

giovedì 26 gennaio 2012
​Venticinque provvedimenti di custodia cautelare in carcere e uno di custodia cautelare ai domiciliari; quindici misure dell'obbligo di dimora e una misura di divieto di dimora nella provincia di Torino. È questo il bilancio dell'operazione condotta in tutta Italia dalla Digos di Torino per i fatti avvenuti, nell'ambito delle manifestazioni No Tav, il 27 giugno ed il 3 luglio scorso in Val di Susa. In quei giorni, è stato ricordato, risultarono feriti oltre 220 componenti delle forze dell'ordine.Tra le persone fermate a Milano figura anche l'ex brigatista rosso Paolo Maurizio Ferrari, uscito dal carcere nel 2004 dopo aver scontato 30 anni di carcere: 21 per sequestro e rapina (coinvolto nei sequestri del sindacalista Cisnal Bruno Labate e del dirigente Fiat Ettore Amerio, venne trovato in possesso anche della rivendicazione del sequestro del magistrato Mario Sossi) e 9 per la "rivolta" al carcere dell'Asinara nel 1979. Ferrari non si è mai "pentito" né dissociato.
Tra gli arrestati c'è anche l'ex terrorista di Prima Linea Antonio Ginetti, 60 anni, che ha già scontato condanne negli anni passati. L'uomo è stato arrestato dalla Digos di Pistoia, città in cui vive. Nel suo appartamento è stato sequestrato materiale di vario tipo riconducibile agli scontri in Val di Susa.
Giunta la notizia del blitz delle forze dell'ordine e degli arresti ad esso seguiti, il movimento anti-Tav valsusino ha dato un primissimo appuntamento agli attivisti, stamattina, al presidio No Tav di Vaie per concordare una risposta unitaria. Per il momento, è ormai certo che sia saltata la manifestazione prevista per l'11 febbraio anche per la coincidenza con la mobilitazione della Fiom. Il corteo Susa-Bussoleno è stato, dunque, rimandato a data da destinarsi. Sui social network Facebook e Twitter si susseguono le dichiarazioni di solidarietà con gli attivisti arrestati stanotte ed è probabile una mobilitazione già nella giornata di oggi."Il terrorismo non ha nulla a che vedere con i fatti di cui ci stiamo occupando".Lo ha detto il procuratore capo Gian Carlo Caselli a proposito dell'arresto di due ex terroristi tra i militanti No Tav fermati. Caselli ha parlato di "un'operazione di cesello: le verifiche sono state rigorosamente individuali e personali". Il procuratore ha sottolineato le parole del Gip, che nell'ordinanza scrive della "linearità e completezza della ricostruzione