Attualità

ROMA. Neonato gettato nel cassonetto Arrestata la madre per infanticidio

venerdì 1 marzo 2013

Emergono nuovi elementi dagli accertamenti in corso da parte della Polizia sulla vicenda della 25enne italiana che, dopo aver partorito, ha gettato poco prima della mezzanotte il figlio in un cassonetto della spazzatura all'interno della struttura sanitaria del San Camillo, a Roma. La giovane è stata arrestata per infanticidio dopo che, nella tarda serata di ieri, si era presentata al pronto soccorso chiedendo l'intervento del personale sanitario e confessando di aver abbandonato il figlio in un cassonetto dopo il parto, dove i medici lo hanno trovato deceduto avvolto in un lenzuolo all'interno di sacchetto di plastica. La giovane, che attualmente vive con la sorella in un appartamento nel quartiere del Trullo, avrebbe infatti nascosto la sua gravidanza ad amici e parenti. A conclusione del parto - che, secondo una prima ricostruzione, sarebbe avvenuto intorno alle ore 5 di ieri mattina - il neonato sarebbe stato avvolto in un lenzuolo, all'interno di un sacchetto di plastica e temporaneamente nascosto all'interno dell'armadio della sua camera da letto.Solo successivamente la giovane sarebbe uscita di casa portandolo con se. Dopo aver vagato per tutto il giorno la ragazza ha accusato un malore che l'ha indotta a decidersi a recarsi in ospedale.Ogni anno, in Italia, circa 3mila abbandoniHanno il diritto di partorire al sicuro, in ospedale, e di non riconoscere il proprio bambino. La legge garantisce alle mamme che non vogliono tenere il proprio bambino il più rigoroso anonimato durante il ricovero. Eppure, ancora oggi, migliaia di donne decidono di partorire in casa, di nascosto. E spesso, purtroppo, anche di abbandonare il proprio bambino all'angolo di una strada. Sono circa 3mila, ogni anno, i neonati che vengono abbandonati. La maggior parte (il 73%) da mamme italiane, per il resto straniere. Lo rivela la Società italiana di neonatologia (Sin). L'età media oscilla tra i 20 e i 40 anni. Purtroppo, solo una piccola parte - circa 400 abbandoni - avvengono negli ospedali. Il resto è fuori controllo e spesso i ritrovamenti, purtroppo, avvengono quando è troppo tardi.